David di Donatello 2018

L’abbiamo fatto per gli Oscar, lo facciamo anche, e volentieri, per la 62a edizione del David di Donatello, il fiore all’occhiello, con la mostra di Venezia, del cinema italiano.
Ecco la lista dei premi vinti dai nostri attori, registi, sceneggiatori, scenografi, fotografi e costumisti.
MIGLIOR FILM: AMMORE E MALAVITA DEI MANETTI BROS.
MIGLIOR REGIA: JONAS CARPIGNANO PER A CIAMBRA
MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE: DONATO CARRISI PER LA RAGAZZA NELLA NEBBIA
MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE: NICO, 1988 di SUSANNA NICCHIARELLI
MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE: SICILIAN GHOST STORY di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA: JASMINE TRINCA per FORTUNATA di Sergio Castellitto
MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA: RENATO CARPENTIERI per LA TENEREZZA di Gianni Amelio
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA: CLAUDIA GERINI per AMMORE E MALAVITA dei Manetti Bros.
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA: GIULIANO MONTALDO per TUTTO QUELLO CHE VUOI di Francesco Bruni
MIGLIORE CANZONE ORIGINALE: AMMORE E MALAVITA
MIGLIORE SCENOGRAFIA: NAPOLI VELATA di Ferzan Ozpetek
MIGLIORE FOTOGRAFIA: NAPOLI VELATA di Ferzan Ozpetek
MIGLIORI COSTUMI: AMMORE E MALAVITA e, ex aequo, RICCARDO VA ALL’INFERNO di Roberta Torre

Le parole più belle le ha pronunciate Renato Carpentieri. Ricordando il titolo del film per cui è stato premiato, ha detto: “La tenerezza è una virtù rivoluzionaria”.
La serata dei David di Donatello è stata trasmessa da Rai Uno e presentata da Carlo Conti, sempre più simile a Pippo Baudo, che ha accolto sul palco premiati e premianti.
Ci è sembrato di vedere una coesione tra i presenti in sala che in altre annate non si notava. A creare unità sarà stata forse la militanza nel recente “Dissenso comune”, il “Me too” italiano, manifesto delle donne di spettacolo per migliorare la propria condizione. Dissenso comune era raccontato dalla spilletta disegnata da Alba Rohrwacker che in molti avevano appuntata sulla giacca o sul vestito elegante, dal bel monologo iniziale di Paola Cortellesi e dalle parole di Jasmine Trinca, che, ricevendo il David come miglior attrice protagonista, ha concluso ringraziando la madre per averla cresciuta in maniera non convenzionale e ha esortato la figlia Elsa, che ha otto anni, con queste parole: “Sii forte, libera e coraggiosa, bella di mamma”.
La festa è stata animata e piacevole, arricchita dalla presenza di due grandissimi del cinema mondiale, venuti a ritirare i loro due David, uno speciale e uno alla carriera: Diane Keaton – con una mise originale al suo solito e un cappello/bombetta che le copriva il volto naturalmente invecchiato, che ha intonato la canzone di “Tre soldi nella fontana”, un film di Jean Negulesco del 1954 che si svolge a Roma, e Steven Spielberg che ha raccontato quanto deve al cinema italiano col quale è cresciuto, e ha ricordato il suo incontro a Roma nel 1971 con Federico Fellini.
Premio speciale anche per Stefania Sandrelli. Sul palco, a consegnare le statuette, Zingaretti, Monica Bellucci, Nino Frassica, tra gli altri.