La democrazia sospesa nei quartieri romani

La sdraio

La romanina è un quartiere della periferia sud di Roma, noto per l’ennesimo atto perpetrato qualche giorno fa nei confronti di una donna disabile e del gestore di un piccolo bar. Atto di violenza arrogante eseguita da gente che non conosce regole se non le proprie e la cui coscienza è sensibile alla sola solidarietà di clan. I Casamonica.
Cito da Wikipedia:
“Il clan dei Casamonica prende origine dalle famiglie Casamonica e Di Silvio, famiglie di sinti stanziali originarie dell’Abruzzo e del Molise, giunte da Pescara e da Venafro nella capitale negli anni settanta.
Il gruppo è quindi costituito dai membri di queste famiglie, con occasionali imparentamenti con altre famiglie sinti come i Barovero (Piemonte) , i Cena (Torino), i De Rosa, i Di Guglielmo, i Di Rocco, i Ciarelli, i Di Lauro, i Laudicino, gli Zini, gli Spada e gli Spinelli; inoltre si affidano ai Seferovic”
Interi quartieri di roma e i relativi abitanti sono ostaggio ormai di clan malavitosi che si sostituiscono allo stato in modo brutale e animalesco e lo stato non reagisce se non dietro impulso dell’informazione.
Perche?
Chi scrive crede che la democrazia reale non solo politica vada salvaguardata. Questo tipo di giustizia non funziona più e i cittadini stanchi si stanno rivolgendo verso chi, almeno a parole e con derive populiste, promette, di combattere la malavita.
Credo che occorra riflettere su questo.