Perché Huawei no ed Echelon Si?

La sdraio

 

Ieri la nostra sdraio “Scenari Os” profeticamente anticipava gli scenari che  si sono improvvisamente avverati da lì a poche ore.

L’attacco americano alla Cina in un quadro che parte dalla finanza per arrivare alle strategie geopolitiche di supremazia mondiale e per questo di fronte alle grandi sfide che dovremo affrontare in un mondo i cui assetti geopolitici sono in rapida evoluzione, l’unica opzione che abbiamo è quella di un rafforzamento dell’Unione Europea e delle sue strategie.

Sarebbe errato non prestare la dovuta attenzione all’arresto della signora Meng Wanzhou, numero due del colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei e figlia del suo fondatore. L’episodio costituisce un pericoloso e azzardato salto di qualità del conflitto che da un anno a questa parte contrappone gli Stati Uniti alla Cina, ma nello stesso tempo aiuta a mettere a fuoco i grandi movimenti in corso nei rapporti internazionali.

Meng rischia l’estradizione negli Stati Uniti, per le presunte violazioni del suo gruppo alle sanzioni nei confronti dell’Iran. Il colpo inferto al gigante delle telecomunicazioni fondato nel 1987 dal padre di Meng, Ren Zhengfei, ex ingegnere dell’Esercito Liberazione Popolare cinese, arriva a pochi mesi dalla risoluzione della disputa che ha messo in ginocchio un altro gigante della tecnologia Usa nei mesi scorsi: Zte. 

Ribadiamo.

Sarebbe opportuno quindi che l’Europa iniziasse seriamente a pensare a investimenti in questi settori che possano strategicamente portarla fuori da una guerra appena iniziata.