Il berretto a sonagli al Quirino

Pieno successo ieri sera al teatro Quirino del Berretto a sonagli di Sebastiano Lo Monaco.

La commedia, che riprende le tematiche di due novelle “La verità (1912) e Certi obblighi (1912)”, fu scritta nel 1916 in lingua siciliana per l’attore Angelo Musco con il titolo “A birritta cu’ i ciancianeddi” che fu messa in scena dalla compagnia di Musco a Roma, al Teatro Nazionale, il 27 giugno 1917 e doveva, secondo Pirandello, concentrarsi sui paradossi dei personaggi e dell’esistenza, mentre Musco voleva, da attore abituato a rappresentazioni brillanti, sottolinearne l’aspetto comico. Musco comunque riuscì a portare in scena una versione più breve. A detta della maggior parte degli studiosi i tagli operati da Musco alla versione siciliana sarebbero alla base della versione italiana, preparata alcuni anni più tardi da Pirandello che corrisponde all’incirca alla versione ridotta, messa in scena dalla compagnia di Musco e la versione abbreviata non s’incentra più su quello che è il personaggio principale della commedia in siciliano, cioè Beatrice, ma tende invece a mettere in risalto Ciampa, cioè il suo antagonista. Comunque, nell’estate del 1918 Pirandello terminò la versione in italiano che fu rappresentata il 15 dicembre 1923 al teatro Morgana. Gli effetti comici della versione in siciliano erano andati in buona parte perduti.
Lo Monaco riprende invece l’aspetto comico e ci fa sentire con semplicità e leggerezza soprattutto nei personaggi secondari che diventano maschere di teatro popolare di quella Sicilia ancora con il suo carico antico, quello che comprendeva persino il delitto d’onore. I protagonisti della commedia sono tutti usciti dalla scena della vita reale: Ciampa, Beatrice, la Fana, Fifì e anche il delegato Spano, sebbene lo sguardo disilluso di Pirandello sullo Stato continui a fondarsi su solide ragioni. In realtà, si potrebbe dire che resta in vita chi neanche fisicamente si vede nella commedia di cui pure è un protagonista, il Cavaliere. Il potere del cavaliere che, che pesa su tutti i personaggi della commedia, si è certo trasfigurato, ma continua a dettare un gioco, condiziona ancora. Anche il Nuovo Cavaliere impedisce, fa negare l’esistente, spinge a corrompere la ricerca della verità, si insinua, pervade e si afferma.

Sicilia Teatro
in collaborazione con Festival La Versiliana – Pietrasanta
e Teatro Luigi Pirandello di Agrigento
SEBASTIANO LO MONACO MARINA BIONDI
IL BERRETTO A SONAGLI
di Luigi Pirandello
regia SEBASTIANO LO MONACO

con la partecipazione di Clelia Piscitello

e con Claudio Mazzenga Barbara Gallo Giovanni Santangelo
Lina Bernardi Maria Laura Caselli

costruzione scene Keiko Shiraishi
costumi Cristina Da Rold
musiche Mario Incudine
luci Nevio Cavina