LO SPORT

Allora, poiché immeritatamente mi e’ stato chiesto di parlare di sport in questo blog, credo sia giusto chiarire cosa intendo io per “SPORT” perché’ la parola penso sia spesso usata in modo inappropriato.

Io non smetterò mai di ringraziare mio padre che, sin da piccolo, mi ha instradato nell’attività’ sportiva e mi ha insegnato cosa e’ lo sport.

La sua educazione sportiva era infatti basata sul concetto di praticare gli sport per il piacere di farli, per la salute fisica e per la formazione del carattere.

Pero’ mi diceva, prendili sempre per quello che sono, ricordo che in una disciplina in cui me la cavavo abbastanza bene il presidente della società sportiva gli chiese di farmi fare attività agonistica e lui mi disse testuali parole che ricordo come fosse oggi “se ti diverte fallo, ma ricordati che non credo diventerai campione del mondo e non ti fossilizzare solo in quello “.

Devo dire che all’epoca, che mi sentivo lusingato di fare attività’ agonistica , non avevo capito bene il significato e solo in seguito ci sono arrivato.

Ma ciò che maggiormente mi ha sempre inculcato è che lo sport e’ impegno, sacrificio, volontà’ di perseguire obiettivi ed anche ovviamente agonismo e ed un pizzico di sana cattiveria, ma sempre nella lealtà sportiva e nel rispetto dell’avversario.

Voi penserete probabilmente che sono frasi banali e che e’ normale che sia cosi ed invece purtroppo oggi non e’ cosi.

Nella mia vita sportiva ho visto di tutto e di piu’, ho visto persone di tutti i livelli sociali “rubare” punti a tennis perché l’importante era solo la vittoria anche in un insignificante incontro di circolo, ho visto persone a golf dichiarare in continuazione punteggi inferiori a quanto effettuato ma quel che è peggio ho sentito genitori dire “gioca bene a calcio ma si deve ancora fare, l’altro giorno l’arbitro aveva assegnato un corner a suo favore e lui ha detto che l’aveva toccata per ultimo lui”,.

Lo sport viene visto ora solo come affermazione personale a prescindere dal merito, e quel che è a mio giudizio drammatico che queste persone sfogano le loro frustrazioni e la loro rabbia anche nei loro figli.

Se un ragazzo oggi fa attività’ sportiva di qualsiasi genere molti genitori ne fanno una questione di orgoglio personale, non chiedono al figlio se si e divertito, se ha giocato bene chiedono solo se ha vinto e nel caso avesse perso lo rimproverano umiliandolo , senza considerare che si può’anche perdere per merito dell’avversario, perché non hanno rispetto dell’avversario.

Se poi parliamo di sport di squadra dove c’è un allenatore Dio ce ne guardi e se questi fa giocare un altro al posto del nostro figlio, per loro sempre e comunque superiore a tutti, sono capaci di aggredirlo a male parole.

Se pensate che esagero è di ieri la notizia che in una partita di basket di ragazzi di 13 anni, i genitori sbraitavano ed insultavano pesantemente l’arbitro, anch’esso giovane, e l’allenatore della squadra dei facinorosi ha fermato la partita, ritirato la squadra perdendo la partita a tavolino perché sosteneva che non si poteva accettar un simile comportamento diseducativo per i ragazzi; ebbene siccome questo allenatore ha poi espresso il suo pensiero anche su Facebook sapete cosa e’ successo ? che la federazione ha aperto una inchiesta a suo carico.

Concludo dicendo che per me lo sport e’ lo specchio della vita dove ormai non conta giocare bene ed essere leali ma conta solo la vittoria a qualsiasi costo .