Se il sogno americano diventa un incubo

La sdraio

C’è un bell’editoriale su “Le scienze” di questo mese a cura del direttore Marco Cattaneo.

Se il sogno americano
diventa un incubo
Disparità economiche esagerate tolgono qualsiasi
opportunità ai poveri e danno troppo potere ai ricchi.

Si parla di diseguaglianze economiche e dell’incapacità del sistema capitalistico di ovviare.

Citiamo

È
passato un quarto di secolo. Par-
tendo per la prima volta per un
viaggio fuori dall’Europa, ero af-
facciato avido al finestrino dell’aereo che
stava per atterrare a Johannesburg. Le lu-
ci radenti dell’alba rischiaravano il Suda-
frica che da tre mesi aveva eletto presiden-
te Nelson Mandela. Abbagliato dai riflessi
dorati che venivano da terra, mi ci volle un
po’ per capire che si specchiavano su due
diverse superficie: in parte venivano dalle
piscine delle ville ordinate dei quartieri re-
sidenziali; in parte dai tetti di lamiera delle
township dove la popolazione nera era sta-
ta confinata durante l’apartheid.
Quel giorno per la prima volta mi trovai
sotto gli occhi la spropositata distanza so-
cioeconomica tra ricchi, molto ricchi, a vol-
te smisuratamente ricchi, e poveri ridotti in
miseria, privi di qualsiasi potere d’acquisto.
Sotto la fusoliera sfilavano fianco a fianco,
separate dal nastro d’asfalto di una strada, le
sontuose dimore dei mercanti di diamanti e
le baracche di chi viveva con un reddito di
meno di un dollaro al giorno.
È il capitalismo, bellezza, direbbe qual-
cuno. Ma è sempre più chiaro che un’ec-
cessiva disuguaglianza economica è nega-
tiva.

L’esempio più lampante viene dagli Sta-
ti Uniti, che secondo molti indicatori han-
no il più alto livello di disuguaglianza tra i
paesi sviluppati. Come scrive Joseph Sti-
glitz, premio Nobel per l’economia nel
2001 i tre statunitensi più ric-
chi possiedono una ricchezza pari al 50
per cento meno agiato.

Qui mi fermo sperando di aver sollecitato la curiosita di leggere l’articolo e sopratutto una sana riflessione in proposito.