La rivolta del purè

Puntuali come un orologio ( di cioccolato) svizzero, eccoci tornati al nostro appuntamento di danni culinari del sabato.

Oggi vi propongo una ricetta pugliese che difende la sua veneranda età con onore: la ‘rreutata (rivoltata).

È un piatto unico, estremamente semplice e di riciclo.

 

INGREDIENTI

 

300 gr di verdure avanzate di qualsiasi tipo

300 gr di purè di patate

Aglio

Olio

Peperoncino

Prezzemolo e altre erbe aromatiche

sale

 

In una pentola imbiondire l’aglio nell’olio, aggiungere peperoncino ed eventuali erbe aromatiche a piacere, che possano ben accompagnarsi al tipo di verdura di cui si dispone. Quando l’aglio sarà imbiondito rimuoverlo e aggiungere le verdure in piccolo pezzatura, mescolando a fiamma alta.

Dopo 2 minuti aggiungere il purè di patate e schiacciare il tutto.

Aggiustare di sale e pepe, lasciar dorare e rigirare questa sorta di sformato come fosse una frittata.

Quando entrambi i lati saranno dorati servire caldissimo.

 

Premetto, il purè di patate è uno dei piatti che gradisco di più al mondo, quindi immaginate la mia gioia e determinazione nel voler “giocare” con questa ricetta.

Secondo me può essere un ottimo pasto anche per un universitario, di quelli con poco tempo, poca voglia di cucinare e tanta fame. In una volta sola si ha la cena e il pranzo del giorno dopo, perché vi sfido a mangiarlo tutto in una sera, è una bella botta.

 

È una sorta di sformato di patate fatto in padella super veloce, una classica ricetta svuota frigo, minimo sforzo massima resa.

La verdura che ho scelto è stata una splendida e meravigliosa cicoria, che, a mio modesto parere, con le patate si sposa divinamente.

 

 

Il risultato e il profumo è qualcosa di davvero godurioso, rustico, casalingo.

In quanto a tempistiche poi se avete gli ingredienti già cotti precedentemente, si fa in un attimo.

 

Guardo questo super frittatone giallo verdolino e mi chiedo… e ora? Come lo modifico? Che ci faccio?

Come nella mia prima ricetta, penso subito a dei muffin.

In una ciotola metto circa

180 gr di purè

150 gr (o poco più) di cicoria

3 pugni di pangrattato

1 uovo

 

Mescolo come solo nonna papera sa fare e metto negli stampi da muffin, poi, mi parte la mia solita intuizione di dubbia genialità e una vocina interna mi dice: “ Mettici un cuore formaggioso dentro!”

Apro il frigo e … RICOTTA! Ma certo! Ci può stare!

Orgogliosa, metto un cucchiaino da caffè di ricotta e schiaccio sopra dell’altro impasto.

Inforno a 180 gradi per 15 minuti.

 

Beh dai, questa volta il risultato è anche bellino, non mi si può dir nulla.

Potrei imparare a fare delle foto decenti, certo, ma questa è un’altra storia.