Il padre d’Italia

Paolo e’ al termine di una relazione gay i perché si scopriranno durante questo viaggio che gli cambierà la vita. Mia incinta e sbandata sbatte una notte su di lui in un night con tutto il suo carico. E’ lei a scegliere lui e Paolo si accollerà una lunga serie di sconfitte di Mia cercando di portare un po di ragione ( la sua ). Su un pulmino che Paolo si fa prestare parte il viaggio da Torino verso un sud simbolico a rappresentare madre e padre da ambedue voluti ma mai veramente trovati. Si fermano prima di arrivare alla meta in posti dove Mia cercherà quella relazione sentimentale che possa darle stabilità e sicurezza. Non la troverà ma troverà Paolo. Le solitudini e le ragioni di entrambi momentaneamente li uniranno. Paolo le confesserà di aver fatto fallire la relazione gay perché non riusciva a prendersi le responsabilità di una famiglia: non e’ naturale per due uomini avere un bambino; sdraiato su un letto insieme a lei dopo ave fatto l’amore. Un letto terapeutico dove viene fuori anche il suo passato, Paolo e’ cresciuto in un orfanotrofio. Il viaggio finirà in un profondo sud casa di Mia dove però madre e padre portano rancori e cattiveria verso Mia così poco conseguente nelle scelte di vita. Mia scapperà. Ma poi il finale del film dove Paolo prenderà per una scelta non fatta da lui, una via d’amore universale. L’ omosessesualita e’ solo contestuale in questo film e grande interpretazione di Luca Marinelli e Isabella Ragonese.