“PENSIONI QUESTO IL PROBLEMA”

09/01/2013 Roma, la Fondazione Bellisario propone la candidatura di 200 donne della società' civile alle prossime elezioni politiche. Nella foto Elsa Fornero

Avevo già in mente  da giorni di scrivere qualche riflessione sul tema delle pensioni e leggendo un articolo su repubblica di ferdinando guliano mi sono deciso a farlo.
Il titolo dell’articolo è infatti “le pensioni pagate dai giovani ” ed il tema dell’articolo verte sul presupposto di continui favoritismi da parte di governo e sindacati a favore degli anziani ed in danno ai giovani.
Questo titolo ed anche il contenuto devo dire che non lo condivido affatto, perché’ tutti siamo consapevoli che questa ultima generazione è la prima nella storia che è ad andare indietro rispetto ai propri genitori nelle opportunità lavorative e sociali, e che e’ assolutamente necessario fare qualcosa per migliorare questa situazione, ma supporre che gli interessi degli uni siano contrari ed avversi agli interessi degli altri  quasi a creare schieramenti  contrapposti, come tanto piace agli italiani, lo trovo non solo ingiusto ma controproducente per entrambe le categorie.
E cerco di spiegarmi, il tema delle pensioni e’ stato molto dibattuto in questi ultimi anni, sappiamo che i conti dell’ Inps presentavano dei rischi e che andavano eliminate delle condizioni
Divenute ormai troppo privilegiate in considerazione dell’allungamento della vita media dei cittadini , ed a fronte di ciò abbiamo avuto diverse riforme sino ad arrivare ad una situazione attuale dove credo nessuno sappia ormai quando potrà andare in pensione ed a quali condizioni, dove si parla di variare di continuo gli indici dell’età pensionistica in  base a dati sull’aspettativa di vita e dove si fanno mille considerazioni su quelli che dovrebbero  essere lavori  più o meno usuranti in base a non si sa quali criteri e mettendo anche qui gli uni contro gli altri diverse categorie di lavoratori.
In tutto questo infatti non si tiene conto a mio giudizio che i problemi legati alle pensioni sono molteplici e non è soltanto allungando i termini dell’ età pensionistica che si risolvono le cose
dobbiamo infatti anche  considerare che è un dato di fatto che molte aziende hanno spesso necessità di sfoltire gli organici soprattutto delle persone più anziane , che un ricambio generazionale è opportuno e positivo per tutti aziende, giovani e pensionati  che non possiamo pensare di tenere le persone al lavoro fino a settanta anni e non far lavorare i giovani , visto che non c’è, posto per tutti  e che quindi gli obiettivi non dovrebbero essere contrapposti ma uniti ; per esempio anche nelle cose più banali non portare troppo avanti l’età pensionabile può essere opportuno in una economia familiare e mi viene in mente il ruolo non secondario dei nonni che accudendo i nipoti consentono spesso alle mamme di poter lavorare più serenamente. in quanto sappiamo quanto sia difficile per molte donne in Italia fare le mamme e lavorare.
In sostanza, lo so che il problema non è facile che è un cane che si morde la coda ma certo non si può pensare di mandare a casa la gente  prima per sfoltire gli esuberi e non dar loro la pensione, come è stato brillantemente fatto dalla legge fornero con gli esodati, ma magari cercare di dar loro la possibilità di andare un pò prima rinunciando a qualcosa si potrebbe fare.