Loro 1 & 2


 


 

Chiariamo per chi non ha apprezzato Loro. Occorre non cadere nell’errore fuorviante di giudicare il film dalle sensazioni negative o apparentemente “deja vu” che racconta e che inconsciamente e implicitamente possiamo associare alla bontà del film stesso. L’abilità di Sorrentino qui, è proprio nel darci una sensazione di distacco e rifiuto delle situazioni che racconta.
Una delle difficoltò per chi vede il film è capire che non si sta facendo poesia ma prosa e che quindi il film non passa attraverso l’anima ma il cervello e che nel contempo non si sta imitando la realtà ma la si sta interpretando. In fondo la storia che sia vera o meno non cambia l’essenza del film.

Detto questo, Loro1, la prima parte, è un film esteticamente piatto, volutamente, in cui non trovi nulla della magnificenza visiva della Grande Bellezza o di Youth, ma solo la rappresentazione di comparse umane e colori e volgarità del mondo di quegli anni ricostruiti come immagini delle trasmissioni che erano prodotte sulle tv mediaset e non solo.
I protagonisti sono solo Loro. Quelli che circolavano nelle stanze del potere e che ne godevano più o meno senza generarlo in se.
La seconda parte più malinconica, è tutt’altro che un atto d’accusa nei confronti dell’ex Cavaliere, in qualche modo ne capisce e ne comprende le debolezze. “Non volevo un film che puntasse il dito contro qualcuno – dice Sorrentino – ma che indagasse i sentimenti dell’uomo”, e ne racconta le fragilità e la solitudine ed è incentrato sugli anni della separazione da Veronica e il ritorno al potere attraverso la corruzione.

C’è una scena fondamentale del film con un dialogo tra Ennio Doris e Berlusconi, recitati entrambi da un Servillo superlativo:
“Noi siamo venditori. E il venditore è l’uomo più solo del mondo, perché parla sempre e non ascolta mai”, ricorda Ennio all’amico Silvio, spronandolo a riconquistare il governo perso per quei miseri 25.000 voti con un suggerimento “geniale”: portare 6 senatori dalla sua parte e costringere così l’esecutivo al fallimento per ripresentarsi poi alle elezioni, e vincerle. E cosi sarà.

E in altra scena Veronica e Silvio:
“Ma perché sei rimasta tutto questo tempo se non ho mai avuto nessuna qualità?”, chiede Silvio più volte a Veronica quando lei lo aggredisce annunciandogli il divorzio.
“Perché mi avevi fatto innamorare” risponde lei.

Succede nelle coppie. Succede anche in democrazia.
 

GENERE: Biografico, Drammatico
ANNO: 2018
REGIA: Paolo Sorrentino
ATTORI: Toni Servillo, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Euridice Axen, Fabrizio Bentivoglio, Roberto De Francesco, Dario Cantarelli, Anna Bonaiuto, Giovanni Esposito, Ugo Pagliai, Ricky Memphis, Duccio Camerini, Yann Gael, Alice Pagani, Caroline Tillette, Iaia Forte, Michela Cescon, Roberto Herlitzka
PAESE: Italia
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures