Il primo “primo maggio” a Portella della Ginestra

La sdraio

Portella è una valle dominata dai monti Kumeta e Pelavet. Li duemila persone il primo maggio del 1947 decisero di festeggiare la vittoria del Blocco del Popolo alle elezioni regionali dell’aprile. Antecedentemente la festa dei lavoratori, nel periodo fascista, era il 21 aprile, natali di roma.
Improvvisamente e per 15 interminabili minuti dai monti iniziarono a mitragliare i presenti. Non c’era possibilità di nascondersi, era una valle aperta e fu strage. La prima dell’Italia post fascista e cosi carica di interrogativi. Salvatore Giuliano e la sua banda sembra ne furono i responsabili. Ma perché? Che interesse potevano avere. Si disse che agi per conto dei proprietari terrieri che vedevano un pericolo nelle richieste di “terra ai contadini” che iniziavano a circolare. Insomma una lezione per far capire chi comandava. In realtà sembra, come troppo spesso in Italia, ci fossero dietro i servizi segreti deviati. Già d’allora. Giuliano guarda caso fu poco dopo ucciso dal suo luogotenente Pisciotta che fece la stessa fine in carcere con un caffè alla stricnina prima che potesse raccontare. De Andre ne fece una canzone.

Buon primo maggio