Hitchcock e Truffaut, la strana coppia

Truffaut tacconta che nel 1962 mentre era a New York per presentare “Jules et Jim” di ricevere in continuazione la stessa domanda dai giornalisti americani: perché i critici dei “Cahiers du Cinema” prendono cosi sul serio Hitchcock? È ricco, ha successo, ma i suoi film non hanno sostanza (cit. “le cinema selon Hitchcock”, Gallimard 1993).

A cosa si riferivano? In realta Eric Rohmer e Claude Chabrol nel loro “Hitchcock” del 1957 avevano già individuato e delineato il suo cinema e lo stesso Truffaut in alcuni articoli sui Cahiers ne aveva parlato. La critica americana pero aveva difficoltà ad accettare Hitch nel firmamento dei grandi. Sempre Truffaut cita un giudizio tranchant di un critico americano sulla “Finestra sul cortile”: Le piace la finestra sul cortile (riferendosi allo stesso Truffaut che ne parlava entusiasta), perché non essendo di casa a New York, non conosce bene il Greenwich Village. Truffaut indignato risponde:la finestra sul cortile non è un film sul Village; ma semplicemente un film sul cinema e io conosco il cinema.

Tornato in Francia Truffaut si convinse che doveva “convincere” cosi com’era nello stile dei critici dei Cahiers, che Hitch era caduto nella trappola da lui stesso creata da genio della pubblicità qual’era, ma poco gradita dal mondo intellettuale americano, adottando nelle interviste uno stile scherzoso e derisorio. Qui l’idea successiva di intervistare lo stesso Hitch in modo che la tecnica e la maestria su cui l’uomo aveva basato non casualmente la costruzione dei suoi film, venisse finalmente alla luce. 500 domande fatte direttamente a Hitch e registrate su magnetofono, ci vollero quattro anni per sbobinarle, per poi riportarle in un libro (che venne alla luce nella sua prima edizione nel 1967 fermandosi al Sipario strappato).

In realtà a partire dal 1968 in poi la critica americana fece una revisione del proprio giudizio su Hitch. Del libro che nacque “Il cinema secondo Hitchcock” Truffaut non si defini autore ma il provocatore, visto che l’opera in sostanza e’ sottoforma d’intervista prolungata nel tempo. Truffaut racconta che i primi due giorni Hitch rispose nel solito modo ironico, ma poi improvvisamente, nei giorni successivi si rilasso e più seriamente inizio a pensare e riflettere sul suo cinema e a rispondere, condividendo i suoi dubbi e i perche delle sue scelte tecniche. Un libro fondamentale per chi si occupa di cinema o vuole capire il cinema.

Francois Truffaut
“Le cinema selon Hitchcock”
Gallimard 1993
Prezzo 11,90€