Eschilo d’oro 2019 a Vanessa Redgrave

COMUNICATO STAMPA

L’Eschilo d’oro all’attrice premio Oscar Vanessa Redgrave
Il 17 giugno al Teatro Greco la Giornata del rifugiato

È Vanessa Redgrave, l’attrice premio Oscar nel 1978, che al Teatro Greco di Siracusa riceverà l’Eschilo d’oro. La Fondazione Inda assegnerà il prestigioso riconoscimento all’interprete britannica che ha fatto la storia mondiale del cinema e del teatro e che in carriera ha vinto un premio Oscar come attrice non protagonista per Giulia, il film diretto da Frank Zinnemann con Jane Fonda, ha ricevuto in carriera sei nomination all’Oscar, e ha ottenuto due Golden Globe, un Bafta, due Prix al Festival di Cannes, la Coppa Volpi a Venezia, due Emmy e, in campo teatrale, un Tony Award e un Olivier Award, entrambi come miglior attrice.

La cerimonia di consegna dell’Eschilo d’Oro, il riconoscimento assegnato dal 1960 dalla Fondazione Inda a personalità che si sono internazionalmente distinte nel teatro classico e negli studi sulla classicità greca e latina, è in programma il 12 giugno al Teatro Greco di Siracusa prima della replica di Elena di Euripide. L’Eschilo d’oro nel corso degli anni è stato assegnato tra gli stranieri ai registi Theo Anghelopulos, Ariane Mnouchkine e Peter Stein ma anche a Vittorio Gassman, Giorgio Albertazzi e Irene Papas. Vanessa Redgrave è interprete di innumerevoli produzioni teatrali, dagli inizi con i testi di William Shakespeare, Anton Čechov, Henrik Ibsen e Bertolt Brecht al Tony Award vinto nel 2003 come miglior attrice per Il lungo viaggio verso la notte di Eugene O’Neill. Lunghissima e pluripremiata la carriera cinematografica con Redgrave interprete di alcune delle pellicole che hanno segnato la storia del cinema, da Blow-up di Michelangelo Antonioni ad Assassinio sull’Orient Express di Sidney Lumet. L’attrice è anche Andromaca nelle Troiane di Micheal Cacoyannis ed è stata protagonista di produzioni televisive di grande qualità come il film Fania che le consente nel 1980 di ricevere l’Emmy Award come miglior attrice. Nel 2018 le è stato conferito il Leone d’oro alla carriera alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Da sempre impegnata politicamente e per il rispetto dei diritti umani, Vanessa Redgrave è ambasciatrice dell’Unicef e il 12 giugno, prima di ricevere l’Eschilo d’oro, presenterà al Teatro comunale di Siracusa, Sea Sorrow. Il film documentario, diretto dall’interprete britannica racconta la storia passata e presente dei rifugiati in Europa concentrandosi in particolare sui bambini rifugiati. La proiezione del film documentario è organizzata dalla Fondazione Inda in collaborazione con l’Ortigia Film Festival.

Nella Stagione 2019 della Fondazione Inda anche due eventi speciali: l’omaggio a Pina Bausch, lunedì 3 giugno alle 18, nel salone Amorelli di Palazzo Greco, in corso Matteotti a Siracusa. “Il mito greco nelle Tanzoper di Pina Bausch” è il titolo dell’incontro che vedrà Marinella Guatterini commentare Ifigenia in Tauride e Orfeo ed Euridice. Il 10 giugno, alle 18, in piazza Minerva, nel centro storico di Ortigia, è invece in programma “Voci. impronte femminili nella città antica”, in collaborazione con enciclopediadelledonne.it Le attrici della Stagione 2019 al Teatro Greco di Siracusa e personalità siracusane come il questore Gabriella Ioppolo, il Sovrintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Siracusa Irene Donatella Aprile, Maria Musumeci, direttore del Polo regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici e poi ancora Simona Arnone, dirigente scolastico e Cettina Voza, storica e scrittrice, leggeranno alcuni brani dedicati a donne dell’antichità, da Santippe a Saffo, da Artemisia a Santa Lucia.

Il presidente della Fondazione Inda Francesco Italia, il consigliere delegato Mariarita Sgarlata e il sovrintendente Antonio Calbi hanno illustrato questa mattina anche il programma della Giornata mondiale del rifugiato. Il 17 giugno, in collaborazione con UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, sul palco del Teatro Greco di Siracusa, dalle 21, si alterneranno artisti come Tullio Solenghi, Maddalena Crippa, Laura Marinoni, Elisabetta Pozzi, gli attori della Stagione 2019 al Teatro Greco di Siracusa, gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico e poi ancora Bernard Dika, il ventenne nato in Albania, arrivato in Italia insieme ai genitori quando aveva ancora pochi mesi di vita e insignito del titolo di Alfiere della Repubblica italiana, a dicembre del 2016, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel corso della serata, che vedrà anche la partecipazione dei rappresentanti dell’Agenzia dell’Onu per i Rifugiati, è in programma lo spettacolo L’Abisso di e con Davide Enia. La Fondazione Inda è partner per il tredicesimo anno di UNHCR e anche quest’anno parte del ricavato dalla vendita dei biglietti sarà devoluto in beneficenza.

Tra giugno e luglio sono poi previsti gli incontri all’Orecchio di Dionisio con gli interventi dello scrittore e saggista Claudio Magris, il 19 giugno su Alcesti, Euridice e l’idea del tempo; di Luciano Canfora il 25 giugno sul tema Il colpo di stato di Lisistrata; il 29 giugno con l’attrice e scrittrice Lella Costa che dialogherà con Margherita Rubino su Donne e guerra in Aristofane. A chiudere i quattro incontri sarà Eva Cantarella, lunedì 1 luglio, con un intervento su Donne e misoginia nel mondo antico. Tutti gli incontri sono in programma alle 17,30 e sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Il 21 giugno, alle 21, al Teatro Greco di Siracusa appuntamento con Agon, il processo simulato ai personaggi degli spettacoli classici. A organizzare l’evento, che si tiene al Teatro Greco di Siracusa dal 2009, sono la Fondazione Inda, The Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights, l’Associazione Amici dell’Inda e l’Ordine degli Avvocati di Siracusa. Sul banco degli imputati per l’edizione 2019 di Agon salirà Elena interpretata nelle Troiane da Viola Graziosi. Processo a Elena: artefice o vittima della guerra di Troia? è il titolo della serata che vedrà l’ex magistrato Gherardo Colombo sostenere l’accusa contro Elena, Vittorio Manes, avvocato e professore ordinario di Diritto penale all’Università di Bologna ricoprire i panni del legale difensore mentre la giuria sarà presieduta da Livia Pomodoro, ex presidente del Tribunale di Milano, e composta da Giuseppina Paterniti Martello, direttrice del Tg3 e Loredana Faraci, docente all’Accademia delle Belle arti di Roma. Protagoniste della serata saranno anche le attrici Laura Marinoni, interprete di Elena nell’Elena di Euripide diretto da Davide Livermore e Maddalena Crippa, Ecuba nelle Troiane con la regia di Muriel Mayette-Holtz. Come ogni anno, dopo il dibattimento la giuria popolare, costituita dal pubblico che seguirà il processo, esprimerà il proprio giudizio di condanna o assoluzione nei confronti dell’imputata.

Vanessa Redgrave

Vanessa Redgrave è un’attrice e regista britannica che nella sua lunga carriera sia al cinema che in teatro e in tv ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti: un premio Oscar come miglior attrice non protagonista nel 1978 per il film Giulia di Fred Zinnemann, due Golden Globe, un Bafta alla carriera, uno Screen Actors Guild Award, due Emmy Award, due Prix a Cannes e una Coppa Volpi a Venezia. Per le sue interpretazioni a teatro le sono stati assegnati anche un Tony Award e un Oliver Award, entrambi come migliore attrice. Oltre al premio per Giulia ha ricevuto altre 5 nomination all’Oscar per Morgan matto da legare (1966), Isadora (1968), Maria Stuarda, regina di Scozia (1971), I bostoniani (1984), tutti come attrice protagonista, e Casa Howard (1992), come migliore attrice non protagonista. Inizia la carriera a teatro accanto al padre Michael Redgrave nel 1958 con testi di William Shakespeare, Anton Čechov, Henrik Ibsen e Bertolt Brecht. Al cinema è in Blow-up di Michelangelo Antonioni. Nominata nel 1967 Commander of the Order of the British Empire, per Morgan matto da legare di Karel Reisz, ha ottenuto il premio come miglior attrice al Festival di Cannes, è in Camelot di Joshua Logan, I seicento di Balaklava di Tony Richardson, Il gabbiano di Sidney Lumet e Isadora di Karel Reisz, biografia della Duncan, per cui venne premiata a Cannes nel 1969. Le Troiane di Michael Cacoyannis, I diavoli di Ken Russell, Maria Stuarda, regina di Scozia di Charles Jarrott, Assassinio sull’Orient Express di Sidney Lumet, La tentazione e il peccato di Alan Bridges sono i titoli della prima metà degli anni settanta. Ha grande successo anche in tv con il film televisivo Fania (Emmy Award come miglior attrice), è anche nei Bostoniani di James Ivory e nel Mistero di Wetherby (Orso d’oro al Festival di Berlino).
È in Prick Up – L’importanza di essere Joe di Stephen Frears, nella Ballata del caffè triste di Simon Callow, in Casa Howard di James Ivory, nella Casa degli spiriti di Bille August, in Little Odessa di James Gray (Coppa Volpi per la miglior attrice non protagonista) e Storia di una capinera di Franco Zeffirelli, in Mission: Impossible di Brian De Palma e nell’opera prima di Al Pacino regista, Riccardo III – Un uomo, un re.
E’ stata la protagonista di Mrs. Dalloway di Marleen Gorris, in Wilde di Brian Gilbert, Deep impact di Mimi Leder, Lulu on the Bridge di Paul Auster e Mirka di Rachid Benhadj. Agli inizi del 1998 ha messo in scena in teatro, con la compagnia Moving Theatre, una pièce di Tennessee Williams, Not About Nightingales. La sua interpretazione nel film della HBO If these walls could talk 2 le ha fatto vincere il Golden Globe e l’Emmy Award come miglior attrice non protagonista. Nel 2002 ha recitato nella commedia di Oscar Wilde Il ventaglio di Lady Windermere insieme alla figlia Joely Richardson. Nel 2003 ha ricevuto il Tony Award come miglior attrice per il revival a Broadway del dramma Il lungo viaggio verso la notte di Eugene O’Neill.
Nel 2007 è tornata al cinema con Espiazione di Joe Wright e con Un amore senza tempo di Lajos Koltai. Nel 2011 ha interpretato ruoli importanti in due film storici: Coriolanus di Ralph Fiennes e Anonymous di Roland Emmerich, in cui ha il ruolo della regina Elisabetta I. Nel 2018, assieme al regista David Cronenberg, le viene conferito il Leone d’oro alla carriera della 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Dal 1990 Vanessa Redgrave è Ambasciatrice dell’UNICEF e negli ultimi trent’anni si è dedicata alla produzione di film e documentari e all’organizzazione di eventi che sposano la causa dei diritti umani e della giustizia sociale, di cui è un notevole esempio The Palestinians. Nel corso degli anni ‘90 si è dedicata ad aiutare i minori residenti nell’ex Jugoslavia organizzando iniziative come la produzione, assieme a Carlo Nero, di una pellicola sulla guerra dal titolo Letters from New York to Sarajevo, che narra di quando l’attrice realizzò in collaborazione con l’UNICEF un concerto a New York a favore dei minori che vivono in una Sarajevo sotto assedio. Redgrave si è recata di persona in Kosovo, sia prima che dopo la Liberazione, in aiuto dei rifugiati. Nel 1998, in collaborazione con la Women’s Commissions for Refugees & Amnesty International, ha visitato diverse prigioni degli Stati Uniti in cui erano rinchiusi richiedenti asilo. Nel 2001 si è recata a Mosca e successivamente in Inguscezia al campo rifugiati per ceceni e ingusci. Vanessa Redgrave e Carlo Nero hanno realizzato insieme, con la propria casa di produzione Dissent Projects, il loro primo documentario dal titolo Russia/ Chechnya: Voices of Dissent con la collaborazione di registi russi e di colleghi, anch’essi attivisti nell’ambito dei diritti umani. Nel 2005 Redgrave e Nero hanno raccolto fondi per realizzare il film Wake Up World, opera che vuole essere un tributo all’impegno e all’operato dell’UNICEF. Il film è stato proiettato in anteprima nel dicembre 2006 presso la UNICEF HOUSE di New York.