I leoni di sicilia

Nel novembre del 1799 i fratelli Paolo e Ignazio Florio di Bagnara Calabra sbarcano a Palermo, determinati a conquistarla.
Iniziano vendendo spezie, la loro aromateria è modesta ma la selezione della merce accuratissima, ed è così che ha inizio la formidabile ascesa economica che li consacrerà negli anni a venire come i capostipiti di una delle più importanti realtà economico-finanziarie, palermitane e non solo, in grado di giocare un ruolo significativo in alcune fasi dei perigliosi e complessi equilibri politici dell’Italia preunitaria.
“Putiari, facchini”, e in seguito, “renisciuti”, così li dileggiano i palermitani schiumando rabbia, invidiosi del loro crescente successo, troppo ignavi per invidiarne il talento, ignorando quanto questi insulti contribuiscano ad alimentare il rabbioso desiderio di riscatto sociale dei Florio, che però tarda a realizzarsi, non riuscendo a tenere il passo con quello economico.
E mentre la scalata economica progredisce rapida e inesorabile, i Florio, in particolare Vincenzo, il più visionario, moderno e anche cinico degli esponenti di questa dinastia considerati nella narrazione, acquisiscono potere. Quel potere politico e non più solo finanziario che costituirà per l’ultimo dei Florio di cui narra il romanzo, Ignazio “II”, chiamiamolo così, il salvacondotto per la nobiltà, e gli consentirà di sposare la figlia di un aristocratico decaduto, realizzando finalmente il tanto agognato riscatto sociale della sua casata.
Una vita, quella dei Florio, di abnegazione al lavoro, una vita nella quale i sentimenti, se non allineati alle scelte funzionali alla loro scalata, sono inespressi, tacitati, ma è proprio il tentativo di tacitarli a renderli sonoramente vibranti.
L’autrice Stefania Auci, con la sua scrittura morbida, accarezza con discrezione la storia d’amore mai vissuta tra Giuseppina e suo cognato Ignazio, ci fa indignare quando il cinico, seppur innamorato Vincenzo, umilia la coraggiosa Giulia relegandola al ruolo di amante, sposandola solo quando lo renderà padre di un figlio maschio, ci rende partecipi del sacrificio di Ignazio “II”, quando questi decide di sposare una ragazza di estrazione aristocratica, pur essendo segretamente innamorato di un’altra.
Il romanzo, che racconta la saga dei Florio fino all’anno 1868, è stato già venduto in molti Paesi, e ne sarà tratta una fiction.
Gli sceneggiatori non dovranno faticare molto per operarne la trasposizione televisiva, perché lo stile narrativo dell’autrice è fluido, descrittivo, direi immaginifico, e la saga dei Florio appassionante, dalla prima fino all’ultima pagina.

Editore: Nord
Collana: Narrativa Nord
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 6 maggio 2019
Pagine: 436 p., Brossura
EAN: 9788842931539