GRAZIE A DIO

François Ozon ci ha abituati a un buon cinema, che non lascia nessun dettaglio al caso. I suoi film da sempre indagano la psiche personale e collettiva e le storie svelano un risvolto nascosto senza il quale sarebbe impossibile chiarire gli enigmi che si propongono.

Anche il suo ultimo lavoro, Grazie a Dio, ci porta ad approfondire un tema scottante, e anzi la sua sobrietà nel racconto di una verità scabrosa e elusa per secoli, colpisce e conquista.

La vicenda è realmente accaduta in Francia e più o meno si è presentata così come Ozon ce la propone, con dichiarate invenzioni sui personaggi e sulle loro vite, che aiutano a mettere a fuoco  ritrosie, smarrimenti e disperazioni di uomini fatti alle prese con ricordi volutamente o inconsciamente cancellati perché troppo dolorosi.

Uscita dal cinema mi è tornata alla mente una discussione tra amici di parecchi anni fa, nella quale scoprii che tre su quattro dei maschi presenti erano stati molestati all’oratorio o nella parrocchia che frequentavano . Mi dissi allora che era un’incidenza esagerata, inoltre tutti e tre gli uomini ricordavano senza rabbia gli episodi che non dovevano essere stati così violenti o sconvolgenti. … O forse sì.

E qui sta il punto su cui Ozon si interroga e che analizza con il suo consueto profondo punto di vista. Come succede alle ragazzine, fatte oggetto di attenzioni inappropriate da parte di adulti maschi – e quasi tutte le donne, in maniera più o meno soft, hanno una storia del genere da raccontare, – anche i giovani maschi molestati tendono a rimuovere, a dirsi che hanno frainteso le intenzioni, a escludere che possa trattarsi di un gesto insano quello cui sono stati sottoposti. Se la molestia è blanda (ma esistono molestie blande?) non costituisce un problema serio. Il film di Ozon ci informa, se non lo avessimo già capito, che non è così. Perché in ogni caso quel che si spezza, anche con un solo sguardo inappropriato, è la fiducia che deve esserci tra un bambino e un adulto che si prende cura di lui.

Il caso in questione ha fatto scalpore in Francia negli anni passati, soprattutto perché la Chiesa non ha messo in atto le giuste protezioni per i bambini affidati al prete accusato di pedofilia, anche se lui stesso era consapevole del suo “strano” modo di comminare amore ai suoi pupilli e aveva chiesto aiuto ai suoi superiori.

Per ottenere giustizia uomini più che adulti, trentenni, quarantenni, padri di famiglia faticosamente alle prese con la propria vita più o meno minata da quel passato, sono costretti a rimandare alla memoria episodi nella migliore delle ipotesi sgradevoli, e a incontrare quella sorta di aguzzino affettuoso e subdolo che oramai è un vecchio prete che con difficoltà riesce a percepire il loro dolore e quindi a chiedere perdono.

La giustizia – ecclesiastica e umana – farà il suo corso perché nella condivisione di quel passato gli uomini ritrovano una saldezza e una determinazione che sono impossibili da costruire nella solitudine dell’infanzia violata.

Il film di Ozon si giova di bellissime interpretazioni, qualche minuto in meno avrebbe aiutato la bella perfezione cui aspira.

 

 

GRAZIE A DIO

Titolo originale: Grâce à dieu

Regia di François Ozon

con Melvil PoupaudDenis MénochetSwann ArlaudÉric CaravacaFrancois MarthouretCast completo .

Genere Drammatico – Francia2019,

durata 137 minuti

Uscita cinema giovedì 17 ottobre 2019

distribuito da Academy Two.