Primavera di Cesare Pavese

Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 1908 – Torino, 1950)

Primavera

Sarà un volto chiaro.
S’apriranno le strade
sui colli di pini
e di pietra…

I fiori spruzzati
di colore alle fontane
occhieggeranno come
donne divertite:
le scale le terrazze le rondini
canteranno nel sole.

S’aprirà quella strada,
le pietre canteranno,
il cuore batterà sussultando
come l’acqua nelle fontane –
sarà questa voce
che salirà le tue scale.

Le finestre sapranno
l’odore della pietra e dell’aria
mattutina. S’aprirà una porta.
Il tumulto delle strade
sarà il tumulto del cuore

nella luce smarrita.
Sarai tu – ferma e chiara.