
Ezio Bosso è morto a 48 anni. Il direttore d’orchestra, compositore e pianista torinese aveva una malattia neurodegenerativa da anni ma nonostante ciò era riuscito a diventare uno dei nomi più noti del panorama musicale italiano. Il compositore aveva trovato la popolarità quando nel 2016 fu invitato da Carlo Conti come ospite d’onore al Festival di Sanremo.
Biografia
Si avvicinò alla musica all’età di quattro anni, grazie a una prozia pianista e al fratello musicista. Con la famiglia ha vissuto durante l’infanzia e l’adolescenza in Borgo San Donato, abitando in via principessa Clotilde. Ha raccontato di aver conosciuto in conservatorio Oscar Giammarinaro, che in seguito divenne il cantante degli Statuto, e suonò con questo gruppo per circa un anno e mezzo con il nome d’arte di Xico, fin quando ne sarebbe stato cacciato, disse scherzando, “perché facevo troppe note”.A 16 anni esordisce come solista in Francia e incomincia a girare le orchestre europee. È l’incontro con Ludwig Streicher a segnare la svolta della sua carriera artistica, indirizzandolo a studiare Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna. Nel 2011 subisce un intervento per l’asportazione di una neoplasia ed è anche colpito da una sindrome autoimmune. Le patologie non gli impediscono inizialmente di continuare a suonare, comporre e dirigere. Successivamente, il peggioramento di una malattia neurodegenerativa, verificatasi in quello stesso anno ed all’inizio erroneamente indicata dai media come SLA, lo costringe nel settembre 2019 alla cessazione dell’attività di pianista, avendo compromesso l’uso delle mani.
Dalla primavera del 2017 Bosso è testimone e ambasciatore internazionale dell’Associazione Mozart14, eredità ufficiale dei principi sociali ed educativi del Maestro Claudio Abbado, portati avanti dalla figlia Alessandra.
Fonte: Wikipedia