
A Cagliari, a partire dal XIV e fino ai primi anni del XX secolo, la panificazione era affidata alle donne, che lavoravano nel loro domicilio, dove erano presenti i forni e la mola asinaria. I forni pubblici furono istituiti in tempi relativamente recenti: qui il personale era tutto maschile e il pane prodotto non era quello tipico sardo. Alcune “panetteras” divennero vere e proprie imprenditrici, in grado di realizzare buoni guadagni. Il costume tipico de “sa panettera” cagliaritana, ci è stato tramandato in due varianti: quella più semplice, di uso quotidiano, sia per il lavoro che per le uscite informali, e quello festivo, molto lussuoso, realizzato con tessuti pregiati, utilizzato per le uscite formali e per le nozze.