
La Grande Bellezza
“La scienza e l’arte appartengono al mondo intero, e davanti a loro svaniscono le barriere della nazionalità”
Goethe
Siamo giunti alla tredicesima tappa del nostro viaggio virtuale alla scoperta della “grande bellezza” attraverso le immagini dei monumenti di Roma conservate nel fondo fotografico della Biblioteca Vallicelliana. La fotografia che abbiamo scelto raffigura la Basilica di Massenzio, nota come Basilica Nova o Basilica Constantini, la più grande basilica civile del centro monumentale di Roma situata sul colle della Velia, tra il Palatino e l’Esquilino. La costruzione venne avviata da Marco Aurelio Valerio Massenzio sull’area dove in precedenza erano situati i magazzini per la lavorazione e conservazione delle spezie (Horrea Piperataria); l’opera venne portata a termine da Costantino e infine ristrutturata verso la fine del IV sec. d. C. All’interno della navata centrale si trovava una statua gigantesca raffigurante Massenzio, in seguito essa venne adattata per Costantino. Le parti marmoree rinvenute nel 1487 (la testa alta 2.6 m e il piede lungo 2 m) sono visibili nel Cortile del Palazzo dei Conservatori in Campidoglio. La basilica è stata recentemente identificata come la sede della Prefettura Urbana, la più importante fra le cariche della città in età tardo-antica; presso la basilica, nell’abside della navata settentrionale, sarebbe stato trasferito nel IV secolo il Secretarium Senatus, la sede del tribunale per i processi ai membri del Senato. Di tutto il monumento è rimasta in piedi la sola navata minore settentrionale con la grande abside e le arcate delle volte a botte. L’edificio crollò in parte col terremoto al tempo di papa Leone IV (metà del IX sec.). La basilica venne usata come cava di materiali per le nuove costruzioni papali, come le lastre di bronzo dorato che ricoprivano il tetto, fatte togliere da papa Onorio I nel 626 per ornare San Pietro. La basilica ispirò molti architetti del Rinascimento, Michelangelo stesso ne fu influenzato per la progettazione della cupola di San Pietro.
L’immagine che vi proponiamo è stata realizzata dal fotografo Alessandro Vasari, nipote di Cesare, che nel 1875 aprì a Roma uno dei primi atelier per la produzione di fotografie d’arte. Si tratta di copia da negativo originale donato dalla famiglia Vasari alla Biblioteca Vallicelliana nel 1991, gelatina a sviluppo, 1890 ca, inv. 92754 (14). L’archivio fotografico della Vallicelliana, che attualmente comprende circa 12.500 foto e che si è formato negli ultimi venti anni per successive acquisizioni, è consultabile sulla pagina: www.vallicelliana.it/old/index.php?it/205/fototeca.
Fonte: Mibact