Addio a Massimiliano Galliani, scompare a soli 37 anni il pittore e disegnatore

È scomparso a Reggio Emilia, dopo una lunga malattia che non gli ha lasciato scampo, il pittore Massimiliano Galliani. Aveva solo 37 anni.

Nato a Montecchio Emilia nel 1983, Massimiliano era figlio di Omar Galliani, uno dei più apprezzati disegnatori viventi. Formatosi all’Istituto d’Arte Paolo Toschi di Parma, si era diplomato in Nuove Tecnologie per l’Arte all’Accademia di Belle Arti di Brera e aveva ottenuto anche un diploma in Regia Cinematografica alla Nuova Università del Cinema e della Televisione di Roma. La sua carriera era cominciata nel segno della video arte e in qualità di video maker aveva esposto anche in contesti importanti, come il festival Fotografia Europea di Reggio Emilia, e aveva collaborato con Luigi Ontani. Dal 2015 si era poi dedicato alla pittura e al disegno: tra le sue mostre, si ricorda in particolare un’esposizione delle sue opere alla Rotonda di San Lorenzo e alla Casa del Rigoletto di Mantova nel 2017, la personale Creazione ai Musei Civici di Reggio Emilia nel 2017, e alcune partecipazioni alla fiera Wop Art di Lugano in Svizzera. La sua ultima mostra, la personale Attraverso, si era conclusa lo scorso 10 giugno negli spazi della prestigiosa galleria Salamon di Milano.

“Nell’atmosfera e nello stile delle opere di Massimiliano”, ha scritto su di lui la critica Vera Agosti, “trapela un’impronta malinconica, un sentimento tenero e lirico, che tuttavia si sposa a una ricchezza di intenti, una ricerca in costante evoluzione, nuove e rinnovate prove per superare se stesso, percorsi inusuali che a tutto fanno pensare fuorché a un mondo della memoria e della mimesi del già vissuto e del già visto, che danno una spinta eccezionale verso il futuro, una proiezione fortissima verso il momento successivo e la prossima sperimentazione”.

“Sono profondamente toccato dalla scomparsa del giovane artista reggiano Massimiliano Galliani, la cui opera in campo pittorico e, con sempre maggiore frequenza e intensità, nel disegno a matita lo ha qualificato tra le maggiori promesse dell’arte italiana contemporanea”, ha dichiarato il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, suo estimatore. “Figlio d’arte, aveva avuto il coraggio di esplorare una sua dimensione originale e personale nelle tecniche in cui il padre Omar è un maestro riconosciuto: i risultati sono stati eccellenti, le aspettative grandi”.

“Se dovessi salutare Massimiliano Galliani avvalendomi di una sua immagine”, ha dichiarato la storica dell’arte Marzia Faietti, coordinatrice emerita del Gabinetto Stampe e Disegni degli Uffizi, nonché curatrice di alcune mostre del padre Omar, “lo farei con un disegno a matita realizzato nel 2019 dove un uccello spicca il volo uscito dal vuoto nero che una carta squarciata lascia intravedere una carta da disegno quasi certamente e un volo, quello della figurina che ci viene incontro, che richiama il salto esistenziale e artistico che ogni reale talento compie lungo la sua esperienza. Inevitabilmente, mi attraversa un pensiero: una vita dedicata e consolata dall’arte, per quanto breve come quella di Massimiliano, merita di essere vissuta”.