Marina Abramović si dà alla lirica: la sua prima opera è un’ode a Maria Callas

Per la prima volta, l’artista Marina Abramović (Belgrado, 1946) affronta la lirica, e il 5 settembre presenterà in tutto il mondo la sua prima opera, intitolata 7 Deaths of Maria Callas, rappresentata in anteprima questa sera, 2 settembre, alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, per poi essere trasmessa online ovunque sabato, su diverse piattaforme. L’opera doveva essere presentata in aprile, ma la première è stata rinviata a causa della pandemia di coronavirus: inoltre, inizialmente era prevista per una sala piena, ma sempre a causa delle attuali restrizioni, la prima sarà rappresentata soltanto di fronte a 200 ospiti. Anche l’orchestra ha dovuto essere ripensata per le attuali norme di distanziamento.

Tuttavia, nonostante le tante difficoltà, la prima ci sarà. L’opera è un omaggio alla soprano Maria Callas (New York, 1923 – Parigi, 1977), e ne racconta la storia e la carriera, in particolare gli ultimi due anni di vita, che la grande cantante lirica trascorse da semireclusa nel suo appartamento di Parigi dopo la morte, nel 1975, del marito Aristotele Onassis. Si tratterà di una storia, ha anticipato l’artista, che parlerà di amore, di vita, di emancipazione femminile, ma anche di speranza attraverso l’arte. Naturalmente la pièce include diversi elementi tipici dell’arte di Marina Abramović (i coltelli, i serpenti, il fuoco), per una sorta di immedesimazione e riconoscimento tra le due figure, quella dell’artista e quella del soprano.

L’opera, della durata di un’ora e mezza, è divisa in sette parti, come suggerisce il titolo, e ognuna rappresentata da un’aria diversa (tra cui l’Addio del passato della Traviata di Verdi, ma anche brani contemporanei scritti dal compositore serbo Marko Nikodijević), alla fine della quale viene proiettato sul palco un breve filmato in cui Marina Abramović viene uccisa dall’attore Willem Dafoe, noto al pubblico dell’arte per la sua magistrale interpretazione di Vincent van Gogh nel film Sulla soglia dell’eternità di Julian Schnabel: i filmati sono stati girati a novembre, a Los Angeles, per la regia di Nabil Elderkin, già autore di clip musicali di artisti come Kanye West e Kendrick Lamar. C’è poi una parte che ricostruisce l’appartamento parigino di Callas: qui, Marina Abramović ha ideato una coreografia sulle note delle arie cantate dalla stessa Callas.

L’appuntamento è quindi questa sera per gli ospiti che vedranno la première dal vivo, e sabato 5 settembre per tutti: per vedere l’opera sarà sufficiente collegarsi al sito della Staatsoper, oppure su BR-Klassik Concert, o ancora su Arte Concert.