Il nudo nell’arte è il tema proposto da Connessioni Culturali per l’appuntamento del 22 gennaio

Il nudo nell’arte è il tempa proposto da Connessioni Culturali per l’appuntamento del 22 gennaio che ci permetterà di conoscere meglio la nascita e il suo pieno sviluppo artistico del soggetto a cavallo tra Ottocento e Novecento.

La rappresentazione della figura nuda risale al Paleolitico, con i primi tentativi di scultura: statuette scolpite in pietra che rappresentavano Veneri dalle fattezze abbondanti e dai seni prominenti, simboli di fecondità e buon auspicio per la vita coniugale. Nella Grecia antica l’osservazione dell’anatomia artistica del corpo umano diviene oggetto di studio del sapere scientifico, vengono codificati i canoni per la rappresentazione del nudo maschile e femminile.

Nel Rinascimento il tema viene reinterpretato come imitazione del nudo greco della classicità, riconducendo così il genere al ruolo di simbolo di purezza e di antichità ancestrali, mentre alcuni artisti come Michelangelo, Giorgione e Tiziano, pongono le basi per la rappresentazione del nudo moderno, fonte di ispirazione di pittori e scultori nell’800 e primo 900.

Durante la connessione vedremo come nel corso dell’Ottocento, il tema del nudo sarà sviluppato in base a diverse formule espressive, in particolare in Francia, dove le donne dipinte attraverso il realismo dei loro corpi traducono la loro sensuale fisicità, come le modelle di Courbet e di Ingres che immortala odalische dedite ai piaceri del bagno turco, modellandole secondo i canoni di bellezza dei nudi classici. Eduard Manet realizza nel 1863 uno dei primi dipinti provocatori di questo periodo, Le Déjeuner sur l’herbe: ciò che provocò scandalo non fu certo la presenza di un nudo, di cui erano pieni i dipinti accademici, ma il fatto che quel nudo rappresentasse una ragazza del tempo e non un personaggio mitologico.

A cavallo tra ‘800 e ‘900 la tensione espressiva e l’impatto erotico del nudo aumentano fino a diventare scandalosi, come i nudi Klimt o di Schiele, nel clima della Secessione Viennese e le naturali regine dei postriboli di Lautrec; altrimenti, si posizionano nel solco della tradizione figurativa della nudità, dai nudi primitivi di Cézanne a quelli taglienti di Picasso.

Questo approfondimento permetterà di capire meglio l’evoluzione di questo tema e delle sue origini antichissime; scopriremo inoltre come in alcuni casi non sia tanto il soggetto a creare scandalo quanto le tecniche utilizzate e il rapporto con la tradizione.

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