Macron lancia il Recovery di guerra, primi sì dai falchi

Un Recovery di guerra, una road map che, da qui a maggio, disegni una nuova Europa.

Più concreta nella risposta militare, più lanciata verso l’autonomia energetica.

E’ con questo piano che Emmanuel Macron ha accolto i 27 leader europei nella Reggia di Versailles. Sullo sfondo non c’è solo il castello di Luigi XIV. C’è una guerra della quale l’Ue non riesce a vedere la fine preparandosi, invece, a possibile ulteriori strette sulle sanzioni. Sarà per questo, forse, che dai falchi si cominciano a vedere delle prime aperture. Di fatto, l’intesa politica per usare delle risorse su energia e difesa c’è: è lo strumento che divide, e non poco, il Vecchio Continente. Al tavolo di Versailles il presidente francese ha delineato una sorta di cronoprogramma. Al Consiglio europeo di marzo il tema cardine sarà l’autonomia energetica. A maggio, probabilmente, potrà essere convocato un nuovo summit straordinario. Un summit al quale Macron conta di presentarsi fresco di vittoria alle presidenziali di aprile.

“Dobbiamo prendere decisioni. Oggi ci saranno discussioni strategiche, poi saranno seguite dai fatti nelle prossime settimane”, ha sottolineato l’inquilino dell’Eliseo arrivando a Versailles dopo aver avuto un colloquio con Mario Draghi. “L’Ue cambierà più con la guerra che con la pandemia”, è il titolo che Parigi ha dato al suo piano. I pilastri, in fondo, sono quelli della Dichiarazione di Versailles che verrà ufficializzata nelle prossime ore: rafforzare le capacità di difesa, ridurre la dipendenza economica e costruire una base economico più solida. Non a caso Ursula von der Leyen si è presentata a Versailles con delle slide ad hoc sul pacchetto energetico della Commissione.

Fonte Ansa