Complimenti! (3)

Figli dei fiori

Figli dei fiori

Il 75% delle specie viventi si estinse in quell’epoca. Non tutte quindi. Alcune di esse, grazie alle loro caratteristiche fisiche, riuscirono a sopravvivere, potendosi riparare contro le avverse condizioni atmosferiche, dentro tane e rifugi. Soprattutto le piante con i fiori e gli animali di piccole dimensioni furono in grado di adattarsi al nuovo ambiente di vita. Questi ultimi, anzi, con la scomparsa dei grossi rettili ebbero campo libero per espandersi su tutto il pianeta ed evolversi. Tra di essi c’era anche un animaletto, a metà tra uno scoiattolo e un lemure, che – vissuto sino allora all’ombra e al riparo dai dinosauri – da quel momento potè svilupparsi sempre più e dar vita, attraverso varie mutazioni e selezione naturale, a tutti i mammiferi che conosciamo, compresi i primati e gli esseri umani. Potrebbe sembrare un’immagine poetica e anche un po’ retorica, ma è un fatto ormai accertato che noi mammiferi siamo nati insieme ai fiori… Che avessero ragione i “flower power”, i figli dei fiori anni Sessanta?

Volendo dunque spingerci un po’ nella nostra analisi genealogica, dovremmo ringraziare quel meteorite e quella catastrofe del Cretaceo perché, se fossero sopravvissuti i dinosauri, l’evoluzione della vita avrebbe preso una strada differente, noi non ci saremmo o saremmo completamente diversi. In effetti si parla molto dei dinosauri ma in realtà, nel periodo geologico di cui parliamo, tantissime furono le specie che si estinsero, il 90% di quelle esistenti. Tutte forme di vita diversificate e fantasiose che noi oggi considereremmo assurde e che rappresentano i rami secchi nell’albero evolutivo, ma che avrebbero potuto completamente cambiare l’ambiente terrestre se fossero in qualche modo sopravvissute. Anche attraverso quel collo di bottiglia evolutivo siamo dunque passati con successo.

Ma tra tutte le sciagure che hanno costellato e ostacolato il cammino dei nostri antenati, le più drammatiche e irrazionali sono state quelle causate dagli uomini all’ambiente e anche direttamente a se stessi. Solo nel XX secolo, le due guerre mondiali hanno ucciso oltre 80 milioni di persone, tra cui molti giovanissimi che videro spegnersi le proprie vite prima di poter generare una prole che ne prendesse il testimone, magari per contribuire a  migliorare quel mondo in cui essi avevano vissuto così brevemente. Molte generazioni sono state decimate ed “estinte” dall’intolleranza, dall’ostilità, da conflitti tra esseri umani. Da guerre.

(3 – Continua)