Acqua di zagara è il nome di una famosa essenza siciliana del Novecento, patrimonio della famiglia Scuderi, ma soprattutto è occasione di riscatto per una loro discendente, Teresa, residente a Milano per amore, alle prese con una difficile situazione economica e con un matrimonio oramai alla deriva.
L’idea di un progetto di rilevazione dell’antica azienda dei suoi avi, unita al suo olfatto assoluto, capace di cogliere i più lievi effluvi, le permette di intrecciare la sua vita con quella dell’algida Laura, sua vicina di casa milanese, di Lucia, sua lontana cugina, di Gloria, la celebre e dispotica stilista catalana e della sua assistente francese, Joelle. E ancora, di Claudia, analista di laboratorio e di Fanny, elegante parigina e vagabonda per scelta dal passato misterioso.
Da Milano a Palermo, da Parigi a Barcellona, il filo profumato delle zagare unisce le vicende delle sette donne, in un romanzo corale al femminile in cui determinazione, casualità e destino spesso si intrecciano, dando vita a eventi insperati quanto provvidenziali.
Il naso di Teresa è liberamente tratto dal soggetto cinematografico Acqua di zagara, scritto da Simona Fasulo e Tania Di martino.
Simona Fasulo ha condotto e scritto per vent’anni programmi e originali radiofonici per le tre reti Rai.
Ha poi lavorato per dieci anni come sceneggiatrice di lunga serialità per Rai e Mediaset. Dal 2014 ha scritto una trentina di documentari per Rai Storia.
È autrice di racconti, alcuni dei quali editi nel 2000 da Mursia nella collana Golosia. Per alcuni anni ha condotto un laboratorio di lettura e scrittura nel carcere di Rebibbia.