La madre di tutte le rivoluzioni…

La madre di tutte le rivoluzioni in Europa fu quella francese. Fu caratterizzata da un profondo disagio delle classi sottomesse ad uno stato “sovrano” assoluto il cui simbolo e padrone era il re. Le persone erano provenienti da strati sociali diversi: contadini, proletari inurbati, piccoli e grandi mercanti, bottegai, piccoli amministratori locali piccoli e grandi borghesi ricchi ma frustrati da una ottusa gestione del bene comune e da una impossibile scalata sociale per i non nobili.
Tutti i rivoluzionari si chiamano tra loro “citoyen” cioè cittadino. Non si consideravano omogenei e non lo erano nei fatti ne lo volevano.
Non vado oltre. La storia la conoscete…
Oggi, ripensando alla saggezza con cui i nostri cugini francesi hanno gestito la base su cui la borghesia in Europa ha potuto emanciparsi e costruire il benessere poi distribuito in verità un po’ a fatica anche alle classi subalterne, ci illumina su come la politica oggi in Italia sia minuscola e portatrice di demagogia illusoria.
Si parla continuamente di popolo, si fanno cose in nome del popolo, il popolo è il fine e lo scopo di mille proclami di leader improvvisati ed ignoranti ma il popolo a cui si parla e in nome di cui si parla chi è?
Ecco riflettiamo su cosa siamo.