Selfie – Jussi Adler-Olsen

Il brutale assassinio di una signora attempata che ricorda quello di una giovane insegnante avvenuto molti anni prima.
Tre ragazze belle, spiantate e sfaccendate, che pensano solo al trucco e al parrucco, che vivono di espedienti sfruttando i sussidi del welfare danese, e che un giorno decidono di porre fine alle loro incertezze economiche compiendo una rapina.
Un’assistente sociale di mezza età, grigiolina e bruttarella, che non ne può più di quelle sciacquette che vampirizzano l’apparato assistenziale danese, e, stilato l’elenco di quelle più insopportabili, decide di sterminarle tutte, dalla prima all’ultima, spalmandole sull’asfalto al volante di utilitarie rubate.
Birna, una sottospecie di punk, prepotente e attaccabrighe, islandese, anche Birna vive con le sovvenzioni dei servizi sociali e viene trovata agonizzante, attinta al torace da una pallottola sparata da un’arma obsoleta appartenuta a un criminale nazista.
La Sezione Q, che si occupa di cold case, partendo dalla connessione dell’omicidio della donna anziana con quello della giovane insegnante avvenuto 12 anni prima, riuscirà a collegare le storie dei personaggi appena descritti, risolvendo casi di omicidi datati e recenti, nonostante lo staff investigativo capitanato da Carl Morck attraversi un periodo decisamente critico, soprattutto a causa del preoccupante stato di salute di Rose.
Rose, la brillante collaboratrice della Sezione Q, sprofondata in una delle sue periodiche crisi depressive che la inducono, per prendere le distanze dalle proprie ossessioni e da se stessa, ad andare in giro, anche in ufficio, travestita da una delle sue sorelle.
Fantastica la prosa di questo scrittore, sensibile alle suggestioni di stile fumettistico, e con sprazzi di caratterizzazioni da cartone animato.
Una trama thriller sopra le righe, tuttavia accuratissima, puntellata da un umorismo irresistibile.
Una storia nella quale le citazioni drammatiche, come la malattia oncologica di Anne-Line, l’assistente sociale assassina seriale, e le atrocità dei crimini di matrice nazista, lungi dall’essere svilite dal timbro narrativo scanzonato, ne risultano semmai amplificate nella loro crudezza.
Un giallo thriller assolutamente non convenzionale, recentemente pubblicato in edizione economica, e che consiglio a tutti voi.