Programma 9 settembre Festival Venezia

12.00 CERIMONIA DI CONSEGNA
DEL PREMIO ROBERT BRESSON A PUPI AVATI
Intervengono: Pupi Avati, regista; Alberto Barbera, Direttore Artistico Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia; Davide Mila- ni, Presidente Fondazione Ente dello Spettacolo; conduce Tiziana Fer- rario, giornalista e scrittrice.
Regista, scrittore e produttore cinematografico, Pupi Avati è tra i maestri più prolifici ed eclettici del panorama cinematografico nazionale, capace in oltre cinquant’anni di carriera di cimentarsi con generi e registri espressivi diversi, dall’horror alla commedia familiare, dall’autobiografia al dramma storico, ri- visitati con il diaframma di uno sguardo sempre lucido, capace di penetrare i sentimenti nascosti e le pulsioni più inconfessabili degli esseri umani. La fil- mografia di Pupi Avati è un’inesauribile lavoro di educazione allo sguardo, in grado di modificare la realtà osservata, di rinnovarla e fecondare l’immagina- zione, affinché possa scorgere la grazia dell’ombra delle cose.

15.00 I festival nell’era Covid – Primi bilanci e prospettive Intervengono: Chiara Valenti Omero, Presidente AFIC; Giorgio Gosetti, Delegato generale delle Giornate degli Autori; Pedro Armocida, Diretto- re Artistico Pesaro Film Festival; Gianluca Guzzo, AD e Fondatore MyMo- vies; Joana Fresu De Azevedu, Consiglio Direttivo AFIC.
I festival di cinema si confrontano sulle difficoltà degli eventi durante e dopo il lockdown, sull’efficacia delle strategie proposte e sull’impatto del digitale nel dialogo con il pubblico.
Evento promosso da AFIC – Associazione, Festival di Cinema Italiani

18.00 Hearst, Vivere Meglio – Cinema
Piera Detassis, Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e Editor at large Cinema ed Entertainment di Elle intervista Jasmine Trinca, attrice.
Film di oggi

LE SORELLE MACALUSO di Emma Dante, con Donatella Finocchiaro (Italia). La regista è una delle più importanti registe e autrici teatrali al secondo film dopo Via Castellana Bandiera. Dalla sua pièce, la storia di una famiglia, raccontata attraverso gli occhi delle bambine. Un incidente ne sconvolge la vita. Dice la regista: «È un film sul tempo. Sulla memoria. Sulle cose che durano. Sulle persone che restano anche dopo la morte. È un film sulla vecchiaia come traguardo incredibile della vita».

 

LA MOGLIE DELLA SPIA di Kiyoshi Kurosawa (Giappone). 1940, Manciuria: lui, uomo d’affari giapponese vorrebbe denunciare le efferatezze dei suoi agli americani. La moglie prima si rifiuta, poi lo aiuta… Film gelido, molto bello… Dice il regista: «Il film narra la lotta di una coppia per superare la sfiducia e restare fedele al proprio amore l’uno per l’altra. Si tratta del mio primo film ambientato nel passato».