Rifkin’s festival

E’ l’amore per il cinema europeo che l’ha spinto a fare il regista e gli  europei l’hanno premiato, perché i suoi film sono apprezzati di più da noi che in patria: gli spettatori statunitensi non citano le sue battute, non conoscono a menadito le trame dei suoi film, non si paragonano ai protagonisti pieni di tic psichici sempre pronti a fare autonalisi attraverso un umorismo schiacciante che polverizza qualsiasi determinazione ad essere disperatamente a terra.

Stiamo parlando di Woody Allen che nel suo ultimo film Rifkin’s Festival girato a San Sebastiàn in Spagna, si diverte a citare alla lettera Welles, Fellini, Truffaut, Godard, Bunuel, Lelouch, Bergman, ricostruendo le scene salienti dei loro capolavori. I protagonisti sono, per l’occasione, gli stessi del suo plot. Li cita in bianco e nero attraverso sogni, pensieri, ricordi di Mort (Wallace Shawn), un ex professore di cinema (guardacaso), che segue  la moglie (Gina Gershon), ufficio stampa di un giovane regista francese un po’ pieno di sé (Louis Garrel). La coppia vive un matrimonio agli sgoccioli, con pulsioni al tradimento.

Rifkin’s Festival è sì l’esile storia di un amore senile finito, puntellata da battute salaci irresistibili gestite alla grande da uno degli attori più amati da Allen, Wallace Shawn, ma è soprattutto una carrellata di divertenti prese di coscienza del protagonista che racconta al suo psicoanalista quel che noi vediamo: il suo viaggio al festival del cinema di San Sebastiàn, l’innamoramento della moglie per il regista francese, la sua cotta per una dottoressa spagnola malsposata con un pittore ubriacone, i suoi goffi tentativi di rinnovare la vita in età più che matura.

Non è il suo miglior film, ma Woody Allen è sempre una gioia per chi ama il cinema e vuole godersi un’ora e mezza intelligente e spensierata nelle sale finalmente riaperte. Come sempre consiglio la versione originale con i sottotitoli.

 

 

Rifkin’s Festival

Regia: Woody Allen

Sceneggiatura: Woody Allen

Cast: Wallace Shawn, Gina Gershon, Louis Garrel, Elena Anaya, Enrique Arce

Genere: commedia sentimentale