Bullismo, riflessioni…

La sdraio

In merito ai recenti fatti di cronaca sugli episodi scolastici vorrei soffermarmi su due articoli di giornali che sul tema hanno fatto seguito, il primo è quello di Michele Serra che nella sua “amaca” fa notare  che tali episodi avvengono sempre negli Istituti tecnici e professionali e non nelle più culturalmente elevate aule  del  Liceo classico ed  attribuisce di fatto alle classi più disagiate la propensione al bullismo.

L’articolo ha suscitato molte polemiche e da più parti si è  sostenuta una tesi  esattamente  al contrario,  cioè che tali spregevoli comportamento  nascano   invece dai  figli di chi parcheggia i Suv sul marciapiede,  come dire  che è dai” soldi” che  cresce  l’arroganza e di conseguenza il bullismo.

Io penso che  attribuire la radice del bullismo ad una classe sociale od all’altra sia l’esempio del più becero modo di ragionare italiano cioè quella di scaricare  la responsabilità delle nefandezze del paese agli altri per sentire la propria coscienza e la propria integrità’ morale al di  sopra. di tutto. II bullismo, come il femminicidio   purtroppo non ha una collocazione sociale e lo vediamo presente sia nei paesi più sottosviluppati  che in quelli più culturalmente evoluti, quindi tutti dobbiamo cercare di capire le cause ed i possibili rimedi.

Sul  bullismo  però  vorrei fare una considerazione, se vogliamo storica, perché’ dobbiamo ammettere che una forma di godimento e spavalderia nella sopraffazione o presa in giro delle persone più deboli sia esistita  da sempre nelle aule, nelle caserme, nei circoli sportivi  perché  insita nell’animo umano e se vogliamo anche i bambini piccoli sono a volte malevoli  e si fanno dispetti e cattiverie. Il punto su cui dobbiamo riflettere e’ sulla degenerazione di tali comportamenti perché’ un conto e’ il  ” ciccio bomba ” od il “quattrocchi ” di vecchia memoria  e gli scherzi, a volte anche feroci ma sempre goliardici dei circoli,  un conto  questa violenza estrema e questa arroganza esasperata sopra ogni limite.

Credo che una delle cause per me la si possa trovare nell’esibizionismo di questi atti con video da cellulari che fanno il giro del web, c’è una gara perversa  nei giovani su chi “posta” il filmato più sensazionale come se si esulassero dalla realtà’ ed entrassero in un mondo virtuale dove il peggio diventa premiato con consensi sempre virtuali ma che ingigantiscono la vanità’ malata di questi personaggi.

Altra causa, o se non causa possiamo  dire capacita’ di non mettere un freno a questi comportamenti, viene benissimo esplicata in un articolo di Ernesto Galli Della Loggia sul “corriere della sera” di qualche giorno fa dove veniva pubblicata una lettera di alcuni professori che poneva veramente una questione allarmante , i professori oggi non sono tutelati di fronte a questi atti nemmeno dal proprio Preside che anzi vedono  con molto fastidio  la diffusione di queste notizie per la pubblicità’ negativa che potrebbe derivare al proprio istituto e quasi colpevolizzano gli stessi professori  per non aver saputo tenere a bada la propria classe come gli altri colleghi. Vengono riportati numerosi esempi di professori che hanno fatto alcune  note sul registro e sono stati tacciati di esagerazione o di altri  che hanno dato sospensioni che sono poi state ritirate  poi ritirate  dal Preside sempre per lo stesso motivo di non suscitare troppo scalpore.

Concludo quindi dicendo che ci vorrebbe una bella presa di coscienza da parte di tutti, famiglie, scuola e società’ perché solo insieme si può’ cercare di fare qualcosa per limitare questa violenza giovanile.

E per concludere proporrei una cosa molto semplice abolire i cellulari dalle aule scolastiche, non credo che siano necessari durante l’orario scolastico e penso che qualche atto di bullismo non avrebbe più motivo di esistere .