L’ Uomo benpensantis

Secondo gli studi di Stranamore “l’uomo benpensantis” dominus incontrastato di questa epoca attraverso una complessa aggregazione e stratificazione sociale, si concentra nelle aree cittadine dove trova l’humus naturale in cui far crescere la propria prole, in genere prediligendo, ma non è regola, le zone a nord.

Gli stesssi studi hanno dimostrato antropologicamente essere il risultato di una dura selezione naturale generata da un incrocio molto delicato tra l’uomo di neanderthal e l’uomo di Cro-magnon.

L’uomo benpensantis sempre secondo questi studi, si accoppia due volte l’anno e per prepararsi all’evento e predisporre alla fecondità porta la propria femmina in due luoghi: in estate all’ Argentario con varianti per alcune tribù più periferiche al monte Circeo, in inverno invece nei più alti prati di Cortina, zone impervie tutte queste citate agli ominidi di altre specie.

L’uomo benpensantis inoltre pratica strani rituali, in cui urlando e agitando mazze fatte di ossa, gira intorno a uomini colorati di nero, mentre uno stregone vestito di verde lancia anatemi e mentre altri “benpensantis” infilano la testa in buchi nella terra. Stranamore ancora non ha decodificato il significato di tale ritualità.

L’uomo benpensantis ha un nemico storico naturale: l’uomo coattus che abita in genere le zone sud e periferiche. Contro questa specie lotta accanitamente per la supremazia cittadina.
Ultimamente pero, studi accurati sempre del dottor Stranamore, hanno appurato uno strano ma sicuro gradimento all’accoppiamento delle femmine dell’uomo benpensantis con l’uomo coattus e viceversa.

Stranamore spera di riuscire a seguire le interessantissime conseguenze genetiche di questa unione che condurranno secondo lui, ad una nuova dominante razza: l’uomo legensis.

Vi aggiorneremo.