Sogno o son desto? (1)

A che serve sognare?

A che serve sognare?

Sogni d’oro. Sogni nel cassetto. Sogni proibiti. Sogni a occhi aperti. Ogni volta che ragioniamo di sogni, ne parliamo sempre in termini positivi, mitizzandoli, considerandoli come uno stato idilliaco da cercare prima o poi di raggiungere.

In realtà i veri sogni, quelli che facciamo di notte, non sono sempre così piacevoli come li dipinge la tradizione. Nei sogni, oltre a vivere scene e ad incontrare svariati personaggi, proviamo molte emozioni. Ma si tratta spesso di emozioni negative, come ansia, paura o rabbia, che compaiono in sogni ricorrenti, come quelli in cui ci sentiamo inseguiti, aggrediti, o perdiamo l’equilibrio e cadiamo nel vuoto.

I sogni sono di solito legati alle nostre esperienze quotidiane, alle emozioni che proviamo o agli avvenimenti che viviamo durante la giornata, ma non sempre. A volte sogniamo situazioni assurde e paradossali che non hanno alcun riferimento alla vita reale. Ma perchè sogniamo? A cosa servono i sogni?  Non sembra che lo scopo principale sia quello di farci riposare o divertire, visto che spesso ci svegliamo da incubi notturni completamente stravolti.

I sogni sono da sempre un enigma, hanno affascinato i filosofi per secoli, se ne sono state date spiegazioni magiche o mistiche, ma solo da poco sono studiati dalla scienza, e non ancora del tutto compresi: il mondo dei sogni è un regno tuttora sconosciuto e misterioso.

Nel secolo scorso Sigmund Freud ipotizzò che i sogni fossero la rappresentazione di desideri inconsci: secondo la psicanalisi freudiana nei sogni trovano spazio i nostri istinti aggressivi e sessuali, repressi dalla coscienza in stato di veglia. Recenti studi scientifici hanno però smentito questa teoria di Freud, ritenendo piuttosto che la mente venga come “resettata” di notte, similmente ad un computer: i sogni servirebbero a fare pulizia nel disordine mentale, un po’ come le operazioni di pulizia dell’hard disk.

Durante il sonno la coscienza riposa ma il cervello continua a lavorare, com’è ovvio, anche per garantire le funzioni vitali, come la circolazione del sangue e la respirazione. Ma il “turno di notte” viene coperto da una squadra specializzata nell’assisterci mentre dormiamo: dopo che un particolare ormone provoca l’assopimento, alcuni neuroni inviano segnali al midollo spinale per farlo rilassare.

(1 – Continua)