![rubrica-sdraio La sdraio](https://i0.wp.com/www.rmagazine.it/wp-content/uploads/2019/01/rubrica-sdraio-e1589863502190.jpg?resize=678%2C381&ssl=1)
Il 9 maggio 1978 il cadavere di Aldo Moro fu ritrovato in posizione fetale nel bagagliaio di una Renault 4 rossa. Le BR avevano dato seguito alla terribile minaccia di uccidere l’uomo che lavorava da tempo al progetto del “Compromesso storico”, ossia l’auspicata collaborazione tra il centro democristiano e la sinistra del PCI rappresentata in quel momento dal suo segretario Enrico Berlinguer, quella che sarebbe stata una svolta epocale per l’Italia.
Evidentemente quella riconciliazione dava fastidio e non era da fare.
Citando Moro e Berlinguer parliamo di politici che avevano studiato tutta la vita per sedere in quegli scranni del Parlamento, che prima di arrivare lì avevano fatto la Resistenza contro i fascisti al potere, correndo pericoli e portando con sé un ideale di libertà indipendenza e pace per la nostra nazione.
Ricordare Aldo Moro, a quarantun anni dalla sua morte, potrebbe tenerci uniti, noi che crediamo ancora in certi valori di uguaglianza e di condivisione.