![rubrica-una-poesia-al-giorno-1](https://i0.wp.com/www.rmagazine.it/wp-content/uploads/2020/01/rubrica-una-poesia-al-giorno-1.jpg?resize=678%2C381&ssl=1)
Nadia Campana (Cesena, 1954 – Milano, 1985)
Noi, la lunga pianura immaginaria
ci inghiotte come sacramenti della notte
Sei stato una quantità esatta
nella pioggia che afferra i visi
Ma adesso in ogni angolo della stanza
aspetteremo fuori dall’esplosione
un legno che io, qui,
ho costruito (lasciami fare)
prodigi scelti dal caso, pioppeti da percorrere!
Il tenero è nel mezzo e nell’interno
umiltà di una porta
ascoltando treni, a un passo, come
una febbre nel ricordo esattamente
Guarda il campo
è così calmo, smisurato, stamattina.