
ROCCO MORTELLITI, UN GRANDE AMORE PER LE MASCHERE
Ormai siamo usciti dal periodo più brutto di questa pandemia ma dobbiamo ancora avvalerci della tecnologia per intervistare i personaggi dello spettacolo che aspettano arrivi anche il loro turno dopo le ultime aperture. Infatti intervistiamo via Skype l’autore e regista Rocco Mortelliti con il quale ricordiamo il nostro ultimo incontro al Teatro Flaiano di Roma in occasione dello spettacolo “Teatro Amore Mio !” da lui scritto e diretto. E proprio da quel tipo di teatro – la commedia dell’arte – nacque tutto … “Si, nemmeno maggiorenne mi innamorai di questo tipo di teatro, il Teatro delle Maschere, riferito alla cultura greca e successivamente, entrato in Accademia, mi capitò di essere scritturato per una commedia di Menandro da uno dei miei insegnanti Mario Prosperi e poi lo abbiamo portato in giro in tutto il mondo per tantissimi anni. Si trattava de “La Donna di Samo” nato da una ricerca sulle maschere greche che in quel periodo avevano ritrovato a Lipari durante gli scavi. Erano delle maschere piccoline in terracotta dell’autore greco Menandro perché a quei tempi nei sarcofagi si usava mettere dei personaggi della commedia che era famosa in quel periodo.” Ma la prima vera interpretazione risale all’incontro con Giorgio Strehler che volle Rocco a recitare insieme al grande Ferruccio Soleri, l’unico vero Arlecchino rimasto. I suoi lavori spaziano dal cinema alla televisione con registi quali Pino Passalacqua, Andrea Camilleri, Carlo Lizzani ed Ettore Scola. L’incontro con Camilleri lo porta a dirigere, scrivere ed interpretare “La Strategia della Maschera” (1999) e molto tempo dopo gira lui stesso “La Scomparsa di Patò” (2012) tratto dall’omonimo romanzo dell’autore siciliano. Ricordiamo anche la regia di alcune opere liriche tra cui “Dido and Aeneas”, “Il Ballo delle Ingrate” ed “Il combattimento di Tancredi e Clorinda” . Al Teatro di Ankara ha curato la regia delle due opere liriche “Gianni Schicchi” di G. Puccini e “La Notte di un Nevrastenico” di Nino Rota. In questo periodo ha continuato a scrivere e pensare e sottovoce ci confida che ad Agosto in Sicilia dovrebbe curare la rassegna “Notti Clandestine” con la speranza che il virus ci abbandoni del tutto. E’ quella anche la nostra speranza e nel salutarci ci diamo appuntamento quanto prima su un palco di teatro per tornare alla nostra vita reale ed aspettare l’apertura del sipario.
Intervista di Sandro Alessi.
Foto di Paola Lustrissimi.