Suburbicon – di Paolo Montesi

Strana storia questa di Suburbicon, un film dicotomico.
Pensato come sceneggiatura nel lontano 1986 dai fratelli Coen,  rimane per molti anni nel cassetto, fino al 2005, quando diventa un progetto da affidare a George Clooney, sia come regista che come attore. Passano ancora dieci anni e nel 2015 Clooney però decide di uscire dal cast, chiamando al suo posto Matt Damon, lasciando a se stesso solo la regia.
Quindi al copione dei due talentuosi fratelli fa contribuire il suo fido collaboratore Grant Heslow e chiama a recitare Julianne Moore in un doppio ruolo, Oscar Isaac , Glenn Fleshler e il piccolo Noah Jupe e una serie di altri interpreti.
Clooney con questa sua sesta regia sembra dare una svolta, decisamente in crescendo rispetto alla precedente di Monuments Men, ma non è il suo film migliore. Rimane una certa sensazione di fondo come se non si divertisse a giocare col grottesco presente nel materiale originale e non spinga molto cercando una moderazione nata forse  dalle esigenze di una possibile futura campagna elettorale e dalla voglia di fare di Suburbicon un film chiaramente proteso verso un messaggio di tolleranza e che prenda pesantemente di mira la realtà sociale e politica dell’America di Trump.
Dicotomico perchè?
Perche Clooney da una speranza (politica) che la genialità della sceneggiatura dei Coen non da. La sceneggiatura costruita come matrioska, violenza dentro altra violenza dentro a sua volta altra violenza sociale in una spirale che tutto avvolge è uno spaccato che non da speranza ad un’ America nel suo dna razzista e degenerata, a loro avviso, il tutto condito con quell’ ironia black della commedia umana cosi cara ai fratelli.

  • DATA USCITA: 
  • GENERE: Commedia
  • ANNO: 2017
  • REGIA: George Clooney
  • ATTORI: Matt Damon, Julianne Moore, Noah Jupe, Glenn Fleshler, Alex Hassell, Gary Basaraba, Oscar Isaac, Jack Conley, Karimah Westbrook
  • PAESE: USA
  • DURATA: 105 Min
  • DISTRIBUZIONE: 01 Distribution