Chiamami col tuo nome

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Chiamami col tuo nome

Parla della scoperta del desiderio (omosessuale) da parte di un adolescente che sta entrando nella giovinezza, e dell’urgenza e la necessità del nuovo stato dove il dubbio è “se parlare o morir”, oppure continuare ancora a mentire a se stessi.
Una storia intima e romantica.
Questo piccolo film realizzato a Crema in una splendida villa del XVII secolo e fresco di 4 nomination all’Oscar, tra cui quella per la migliore pellicola è tratto da un romanzo di André Aciman uscito dieci anni fa e sceneggiato da James Ivory ormai novantenne, che inizialmente avrebbe dovuto occuparsi anche della regia.
Le atmosfere sono molto vicine a Romher, ma c’e anche parecchio del Bertolucci di “Io ballo da sola” e con somiglianze ambientali con “Il Giardino dei Finzi Contini” di De Sica con una Ferrara vissuta in bicicletta come qui Crema.
Elio (Timothée Chalamet, candidato a miglior attore ) vive la vita di un 17enne ricco colto e annoiato che tra Bach e Heidegger, Eraclito e Battiato, durante le vacanze, si sente attratto da Oliver, uno studente 24enne del padre in visita per sei settimane nella villa di famiglia e che attira, ricambiandola, la sua attenzione.
Puntigliosa ricostruzione degli anni ’80, tra camicie col cavallino e scarpe con la stella, il golf sulle spalle, Grillo, Licio Gelli, Craxi e «Tootsie», il walkman e lo zaino Invicta (ovviamente quello giallo e blu).
Tutto nel film appartiene però ad un mondo ideale.
Guadagnino regista forse incompreso e a volte indecifrabile, poco capito in patria e amato invece senza riserve negli Stati Uniti, autore fin qui di film belli e respingenti o semplicemente brutti nella sovraesposizione di un talento sfociato altrove nella presunzione, maneggia con delicatezza il tutto, ma si ferma ad una visione estetizzante degli argomenti in gioco.
Troppi i particolari simbolici, i sorrisi inutili, le ipocrisie del so e non so del si dovrebbe sapere, troppo etereo un padre e il discorso finale elogio dell’ipocrisia e di una nostalgia che un adolescente non può ancora vivere.

DATA USCITA: 25 gennaio 2018
GENERE: Drammatico, Sentimentale
ANNO: 2017
REGIA: Luca Guadagnino
ATTORI: Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, Amira Casar, Esther Garrel, Victoire Du Bois
PAESE: Italia, Francia, Brasile, USA
DURATA: 130 Min
DISTRIBUZIONE: Warner Bros.

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