“Sei personaggi in cerca d’autore” all’ Argentina

“Sei personaggi in cerca d’autore” all’Argentina dal 6 al 18 febbraio.

Eros Pagni in una eccellente prova teatrale, attorniato da un cast di prestigio, diretto da Luca de Fusco, porta in scena uno tra i testi teatrali, forse il più importante e conosciuto del Novecento “Sei personaggi in cerca d’autore”. Un lavoro di raffinatissima introspezione che nella sua prima rappresentazione al Teatro Valle nel 1921, suscitò scalpore assoluto, al grido “manicomio manicomio”, sia per il contenuto così fortemente anticipatorio che per la struttura rappresentativa. Sei personaggi che Pirandello sceglie di fare irrompere dalla sala di un teatro dove una compagnia di attori è impegnata nelle prove di un suo lavoro “Il giuoco delle parti”. Personaggi e non persone che uno scrittore ha immaginato ed abbandonato, salgono sul palcoscenico e rivendicano di vedere rappresentato il loro dramma. De Fusco mette in scena un ottimo e duplice spettacolo, teatrale e cinematografico, in cui i sei personaggi, il Padre, la Madre, la Figliastra, il Giovinetto, la Bambina e il Figlio più sofferente non provengono dalla sala come il pubblico si aspetterebbe ma ripresi e proiettati sulla scena, sembrano usciti da un grande muro, da uno schermo cinematografico, guidati da Eros Pagni che interpreta il Padre. Un interessantissimo, calibrato e ben riuscito approccio messo in scena da De Fusco, a metà tra il teatro e il cinemaI personaggi, sembrano provenire, lentamente dal mondo del cinema ed entrare nel teatro per rappresentare se stessi, in un perfetto equilibrio tra i due linguaggi artistici. Una scena molto efficace nel suo essere totalmente spoglia e priva di arredi. Una luce opaca e bluastra che accompagna i personaggi, dalla quale escono e dalla stessa inghiottiti, fino all’epilogo. Il tutto tra fotogrammi di inizio novecento, video-proiezioni, forse anche lì dove non serve, penalizzando il dramma recitato ed allontanando l’animo dello spettatore dalla tragedia familiare e personale voluta da Pirandello. Comunque una rappresentazione che, dal punto di vista drammaturgico De Fusco propone fedele al capolavoro pirandelliano, e non potrebbe essere diversamente, e la cui rilettura, molto interessante potrebbe anche non convincere.