“Il buco” di Roberta Calandra al Teatro Marconi

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Nei nostri itinerari spirituali e romantici, cosa c’è di meglio di un frizzante monologo all’aperto, in una serata romana di metà luglio? Anche girovagando in una zona non centrale della città, si può trovare del buon teatro, tanto più se comico e al femminile. Ne “Il buco” di Roberta Calandra, scene e costumi di M. Teresa Padula e organizzazione di Roberta Federica Serrao, la bravissima Nadia Perciabosco ha interpretato tanti ruoli di donna, con ironia e saggezza. Il buco è il nulla, il vuoto, il buio: quel qualcosa che ognuno di noi ha e che spesso compensa riempiendolo con qualsiasi cosa o attività o persona, in modo compulsivo e nevrotico. Il non prendersi troppo sul serio, spiega la pièce, fa sì che si conviva con questo buco interiore ridimensionando la paura che incute e – quasi – affezionandocisi. Destabilizza e spaventa, ma stimola e attrae, il buco interiore che spesso si nega di avere. E, infilandocisi dentro con fare positivo da esploratrice, può riservare sorprese piacevoli. “Il buco” di Roberta Calandra, Teatro Marconi, Roma