Una storia senza nome

 

Eh si, niente è come sembra, in questo film e ogni personaggio sembra essere un doppio “schnitzleriano”.
Una storia senza nome è una commedia di gusto retro e se si vuole un un po buffa,  un po venata di giallo ed è anche un omaggio a Fellini  e ad un certo cinema italiano ma anche no.
E’ anche un affettuoso omaggio al cinema in genere e alla sua storia comprendendo nell’omaggio le persone che questi film li scrivono li finanziano li distribuiscono e li mettono in scena.
Ma soprattutto un omaggio a chi li ama.

Valeria Tramonti (la Ramazzotti) segretaria apparentemente un po timida del produttore Vitelli (Catania), vive in appartamento sullo stesso pianerottolo dalla madre (la Morante) della cui personalità è un po succube. Valeria Innamorata da sempre dello sceneggiatore Pes (Gassmann), al quale regala i suoi soggetti, soggetti di cui poi lui si prende il merito, un giorno per caso la sua riservata esistenza viene stravolta  dall’incontro con Rak, un signore anziano e sconosciuto (Carpentieri) misterioso e informatissimo, che le offre una storia cui lei non sa rinunciare, da trasformare in film, a patto le chiede Rak che come sempre  lei non compaia come autrice. La storia riguarda il furto della Natività di Caravaggio che la mafia sottrasse nel 1969 dall’Oratorio di San Lorenzo a Palermo e che non  è mai stata ritrovata. E che la mafia di oggi non ha nessun interesse a divulgare. Peccato che tra i finanziatori del film ci sia Spatafora (Bruno), affiliato a Cosa nostra.

La scomparsa della Natività di Caravaggio su cui girano innumerevoli storie, tra cui lo smembramento in più parti per facilitarne l’espatrio e quella di essere stato dato in pasto ai maiali è il simbolo nel film della collusione tra mafia e in genere la criminalità organizzata e la politica.
Collusione che si dipana tra cene tra cosiddetti amici e i palazzi dove il potere giace.
La Natività quindi simbolo di un Paese che disprezza il valore del proprio patrimonio artistico permeato di scritti, libri, lettori, citazioni
In questo un film molto scritto, colto, critico, in cui la sceneggiatura e il meccanismo narrativo prevalgono sugli altri elementi, Andò riaffronta un suo tema preferito: il mascheramento, le molteplici identità che nascondono la verità sotto la finzione. Partendo da un fatto di cronaca in prima lettura che genera il film scritto da Valeria arrivando al film nel film, diretto dal regista Jerzy Skolimowski (già premio della Giuria con Essential Killing nel 2010 e di nuovo in Concorso alla Mostra nel 2015 con 11 minutes).

DATA USCITA: 20 settembre 2018
GENERE: Noir
ANNO: 2018
REGIA: Roberto Andò
ATTORI: Micaela Ramazzotti, Laura Morante, Alessandro Gassmann, Renato Carpentieri, Jerzy Skolimowski, Gaetano Bruno, Antonio Catania, Marco Foschi, Renato Scarpa, Silvia Calderoni, Emanuele Salce, Paolo Graziosi, Filippo Luna, Michele Di Mauro, Giovanni Martorana
PAESE: Italia
DURATA: 110 Min
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution