
Luca Zingaretti dirige Luisa Ranieri in ” The Deep Blue Sea “, spettacolo tratto dall’omonima pièce del drammaturgo inglese Terence Rattigan.
Gli spettatori, sin dall’inizio si trovano immersi in una curatissima atmosfera dell’Inghilterra anni 50, quasi travolti da una passionale e folle storia d’amore che non pone limiti al sentimento.
Lo sviluppo narrativo affidato a parole su parole e dialoghi sempre più incalzanti, con poche pause di riflessione si svolge nell’arco di 24 ore che stravolgono la vita e il destino di due amanti.
Hester Collyer Page che ha lasciato il borghese e facoltoso marito, giudice dell’Alta Corte, per il giovane Freddie Page, conosciuto nel corso di una vacanza, ex pilota squattrinato, disoccupato oramai da tempo e dedito all’alcool.
La scena si apre con il tentativo di suicidio di Hester, oramai disperata, addolorata, senza speranza e sfinita da una relazione che troppo presto si spezza a causa di incertezze economiche e differenze di ceto sociale, per poi ripercorrere a ritroso, grazie anche alla presenza di altri personaggi che si definiranno in maniera netta, ciò che è accaduto, la storia, il reciproco sentimento vissuto in maniera assoluta e totalizzante e ciò che sta per accadere: la separazione definitiva dei due amanti che, follemente e diversamente rapiti da passione sensuale e sentimentale, si trovano ad essere reciprocamente danno e sofferenza.
Strada facendo si scoprono amanti di un amore che annienta e distrugge e da questo amore la protagonista introietta l’idea che dalle ceneri di una follia passionale e sentimentale così forte fino ad oltrepassare il rispetto di se stessi e morire, si può risorgere.
L’epilogo della giornata sarà l’incontro tra Hester ed un inquilino, ex dottore radiato dall’albo per ragioni che appena si colgono, e la cui vita vale la pena viverla nonostante tutto.
Un lavoro di forte impatto emotivo e psicologico che si insinua tra le sottili pieghe di una passione travolgente e dei compromessi a cui l’animo umano, quasi inconsapevolmente, sarebbe disposto a scendere, nel bene e nel male.
L’ elegante Luisa Ranieri in una parte obiettivamente complessa convince abbastanza, nel suo ruolo di eroina dell’amore, a tratti forse recitato più che sentito.
La buona regia, pone attenzione unicamente al dramma, dall’inizio alla fine, complice sicuramente una scena fissa che non distrae lo spettatore dalla complessità del lavoro che merita di essere visto.
The Deep Blue Sea
di Terence Rattigan
regia Luca Zingaretti
con Luisa Ranieri
e con in o. a. Maddalena Amorini, Giovanni Anzaldo, Alessia Giuliani
Flavio Furno, Aldo Ottobrino, Luciano Scarpa, Giovanni Serratore
scene Carmelo Giammello
costumi Chiara Ferrantini
musiche Manù Bandettini
luci Pietro Sperduti
di Terence Rattigan
regia Luca Zingaretti
con Luisa Ranieri
e con in o. a. Maddalena Amorini, Giovanni Anzaldo, Alessia Giuliani
Flavio Furno, Aldo Ottobrino, Luciano Scarpa, Giovanni Serratore
scene Carmelo Giammello
costumi Chiara Ferrantini
musiche Manù Bandettini
luci Pietro Sperduti